Le prime foto del progetto di Christo sul lago d’Iseo

Il 18 giugno sarà inaugurata l’installazione di Christo sul lago d’Iseo, che si trova a metà strada tra le province di Bergamo e Brescia: si chiama The Floating Piers (il molo galleggiante) ed è una passerella galleggiante di tre chilometri che collega il paese di Sulzano, sulla sponda bresciana del lago, con Monte Isola, l’isola più grande del lago d’Iseo, e l’isoletta di San Paolo.
Christo è un artista americano di origine bulgara, il suo nome completo è Christo Vladimirov Yavachev, conosciuto soprattutto per le sue opere di land art e di “impacchettamenti”, a cui ha lavorato con la moglie Jeanne-Claude fino al giorno della sua morte, nel 2009 a 74 anni. L’installazione sul lago d’Iseo, che si potrà visitare e percorrere a piedi fino al 3 luglio, è composta da pontili a pelo d’acqua larghi 16 metri e alti 50 centimetri, formati da 200.000 cubi in polietilene ad alta densità e coperti da 70 mila metri quadri di tessuto arancione. Le prime foto che arrivano dell’installazione mostrano la struttura galleggiante, mentre mancano ancora le coperture colorate (che potete vedere qui, nei disegni preparatori).

L’installazione si potrà visitare 24 ore al giorno (tempo permettendo), gratuitamente, e non si deve prenotare, anche se può essere utile portarsi avanti con i biglietti dei battelli per raggiungere Sulzano e le altre destinazioni da dove parte la passerella: si attendono circa mezzo milione di visitatori e il Giornale di Brescia scrive che – secondo i dati forniti dalla società Navigazione Lago d’Iseo, che gestisce le linee di traghetti del lago – ci sono già state più di 53mila prenotazioni.

I punti di accesso per l’opera di Christo saranno tre. Il principale è il paese di Sulzano: probabilmente sarà il più affollato e non ci si potrà arrivare in macchina (le strade saranno chiuse tranne che per residenti e lavoratori), ma solo in treno (Trenord ha aumentato il numero dei treni giornalieri) o con dei bus navetta che partiranno dai parcheggi dei paesi della zona (come Marone, Pisogne e Lovere, a nord di Sulzano, o, Iseo, Sarnico e Paratico, tra quelli a sud).
Altri due punti di accesso saranno Peschiera Maraglio e Sensole, a Monte Isola (l’isola al centro del lago), dove si arriva prendendo il battello da una delle località indicate qui.
L’opera sarà percorribile in entrambi i sensi e probabilmente verranno messi dei tornelli per gestire il numero di persone sulla piattaforma, che può sostenerne circa 10mila alla volta (la metà nel tratto Monte Isola – Isola di San Paolo, che è più difficile da evacuare).

Christo e sua moglie Jeanne-Claude si erano conosciuti a Parigi nel 1958, si erano sposati e sei anni dopo avevano deciso di trasferirsi a New York, dove negli anni Sessanta diventarono importanti esponenti della land art. Insieme impacchettarono un’intera scogliera e il Reichstag di Berlino; nel 2005 invece crearono The Gates a Central Park, formando un percorso di 37 chilometri con 7.503 portici di tessuto arancione. La loro opera Wrapped Coast, 95.600 metri quadrati di costa australiana avvolta in quadrati di tessuto, è tutt’ora la più grande del genere mai realizzata.

Questo del lago di Iseo è il primo progetto di Christo in Italia da più di 40 anni: nel 1974 Christo e Jeanne-Claude avevano impacchettato un tratto delle Mura Aureliane a Roma, nel 1970 il monumento a Vittorio Emanuele in piazza del Duomo a Milano e ancora prima, nel 1968, la Fontana di piazza del Mercato a Spoleto.