Ora c’è un Rotten Tomatoes anche per i libri
Cioè un sito che li valuta aggregando le recensioni dei critici pubblicate su 70 giornali e riviste americane
Da qualche giorno è online una nuova sezione della rivista letteraria Literary Hub: si chiama Book Marks (“bookmark” significa “segnalibro”) ed è un aggregatore di recensioni come Rotten Tomatoes per i film. La redazione del sito considera i libri per cui sono state pubblicate almeno tre recensioni su un totale di 70 quotidiani – nazionali come il New York Times, il Wall Street Journal e l’edizione americana del Guardian, e locali di alcune città degli Stati Uniti – e riviste culturali e letterarie come il New Yorker e The Millions, o di altro genere come Vogue e VICE. I voti assegnati a ogni recensione vanno da A+, il massimo, a F, il minimo, come succede nelle scuole americane, da cui viene poi calcolata la media.
Numericamente A equivale all’intervallo 9-10 e significa “recensione del tutto positiva”: i redattori di Book Marks lo assegnarono alle recensioni più entusiaste, per cui un libro è coinvolgente e notevole anche dal punto di vista della forma. B (da 7,5 a 8,5) significa “per lo più positiva”: è il voto delle recensioni che discutono un difetto del libro che non ne esce comunque rovinato. C (dal 6 al 7) è per le recensioni miste, non positive ma nemmeno totalmente negative, mentre D (dal 4,5 al 5,5) corrisponde a un giudizio “per lo più negativo”. Infine, F (cioè 4) è per le stroncature. Ad esempio, Storia della bambina perduta di Elena Ferrante ha come voto complessivo A: a oggi, si basa su 14 recensioni, tra cui quella del Guardian, del New Yorker e di Vogue.
La pagella di Storia della bambina perduta di Elena Ferrante (Book Marks)
I critici letterari possono scrivere alla redazione se pensano che alla loro recensione non sia stato assegnato il voto giusto; tuttavia non è possibile vedere quali lettere Book Marks associ a ogni recensione che usa per le pagelle dei libri.
I libri recensiti per ora sono usciti tra il 2015 e il 2016 e appartengono ai generi più diversi: romanzi, raccolte di racconti, saggi, i cosiddetti “young adult”, antologie di poesie, fantasy, graphic novel, thriller. Esiste una sezione chiamata “Hottest Books” in cui sono raccolti i libri che ricevono il maggior numero di recensioni, o che sono candidati a premi letterari; un titolo può rimanere in questa sezione per un massimo di 120 giorni e al momento ci sono, tra gli altri, il nuovo romanzo di Don DeLillo, Zero K, che ha ottenuto B+ con 28 recensioni, e il quinto volume di La mia battaglia dello scrittore norvegese Karl Ove Knausgård, con un A- basato su 11 recensioni.
Sulla rivista New Republic (compresa tra le testate di riferimento di Book Marks) Alex Shephard ha sottolineato come pochi tra i libri per ora indicizzati su Book Marks abbiano un voto inferiore a B- e per questo non si distinguono bene i libri belli da quelli mediocri. Secondo Shepard i critici americani tendono comunque a elogiare i libri di cui parlano e Book Marks dovrebbe tenere conto anche di recensioni pubblicate su testate meno blasonate, anche per non limitare il catalogo ai libri che comunque ricevono molta attenzione.