Giampiero Ventura allenerà l’Italia
L'ex allenatore del Torino prenderà il posto di Antonio Conte al termine degli Europei di calcio
Giampiero Ventura sarà il prossimo allenatore della nazionale italiana di calcio, e prenderà il posto di Antonio Conte al termine degli Europei di calcio che inizieranno in Francia il 10 giugno. La notizia era ampiamente attesa ed è stata annunciata oggi dal presidente della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) Carlo Tavecchio durante il consiglio federale. Antonio Conte tre mesi fa aveva detto che avrebbe lasciato l’incarico una volta terminati gli Europei (poi ha firmato un contratto per allenare la squadra inglese del Chelsea): il presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, nelle ultime settimane aveva incontrato Ventura insieme al probabile nuovo direttore tecnico della federazione, l’ex allenatore Marcello Lippi. Ventura sarà l’allenatore della nazionale per due anni, cioè fino ai Mondiali del 2018 che si disputeranno in Russia.
❗UFFICIALE
GIampiero #Ventura sarà il prossimo commissario tecnico della #Nazionale! 💙#Azzurri #Italia pic.twitter.com/HbdmmUPCUj— Nazionale Italiana (@Vivo_Azzurro) 7 giugno 2016
Ventura ha 68 anni e dal 2011 – fino a poche settimane fa – era l’allenatore del Torino. Negli ultimi anni ha dato prova di essere un ottimo allenatore, nonché uno dei più esperti in questo momento in Italia, pur non avendo mai allenato una grande squadra. È stato calciatore: è nato a Genova e iniziò la carriera alla Sampdoria, dove però non riuscì mai a giocare con la prima squadra. Fino al 1978, anno del suo ritiro, Ventura giocò con piccole squadre di provincia. Sempre nel settore giovanile della Sampdoria, poi, Ventura iniziò ad allenare: da lì andò ad allenare delle piccole squadre liguri, per poi spostarsi in Emilia e in Toscana, prima alla Centese e poi alla Pistoiese.
La sua prima importante esperienza da allenatore fu quella con il Venezia in Serie B, nel 1993/1994 da vice e la stagione successiva come allenatore della prima squadra, venendo però esonerato dopo nove giornate. Nel 1995 andò ad allenare il Lecce, dove rimase per tre stagioni, partendo dalla C1 e arrivando fino alla Serie A. Conclusa l’esperienza a Lecce, Ventura allenò Cagliari, Sampdoria, Udinese, di nuovo Cagliari, Napoli e Messina. Nel corso della stagione 2006/2007 venne chiamato dall’Hellas Verona per gli ultimi sei mesi di campionato, per cercare di salvare la squadra in quel momento ultima in classifica in Serie B. Ventura riuscì a risollevare la squadra e a qualificarsi ai playout, che però perse contro lo Spezia venendo così retrocesso in C1.
Nella stagione successiva Ventura fu ingaggiato dal Pisa, appena promosso in Serie B, con cui concluse la stagione al sesto posto facendo entusiasmare tifosi e giornalisti per il modo in cui fece giocare la squadra e alcuni suoi giocatori, in particolar modo l’attaccante José Ignacio Castillo e l’ala Alessio Cerci, che da lì iniziò a farsi conoscere. Ventura venne esonerato dal Pisa nel 2009 ma nella stagione successiva riuscì comunque a ottenere un incarico in Serie A con il Bari, che Antonio Conte aveva lasciato dopo la promozione per andare all’Atalanta. Al Bari Ventura continuò a far vedere ottime cose e nella prima stagione ottenne il record di punti nella storia della società pugliese in Serie A, terminando il campionato al decimo posto con 50 punti. Al Bari portò con sé Castillo e Kutuzov, entrambi allenati al Pisa, e fece molto affidamento su Leonardo Bonucci e Andrea Ranocchia, che negli anni successivi diventarono i due difensori italiani più promettenti in circolazione. Ventura lasciò il Bari nel febbraio del 2011, lasciando un ottimo ricordo nei tifosi baresi.
Dopo alcuni mesi di inattività, nell’estate del 2011 Ventura venne chiamato dal Torino, che puntò sulla sua abilità nell’ottenere promozioni per riportare la squadra in Serie A. Il periodo a Torino si è concluso solo poche settimane fa, ed è stato quello in cui Ventura ha raccolto più successi. In cinque stagioni ha portato il Torino dalla Serie B agli ottavi di finale di Europa League, disputati contro lo Zenit San Pietroburgo e raggiunti dopo aver eliminato l’Atletico Bilbao. Ventura ha aiutato la crescita di giocatori come Matteo Darmian, ora al Manchester United, e Ciro Immobile, tornato al Torino in questa stagione dopo essere stato venduto al Borussia Dortmund due anni fa. Ora il Torino, nonostante nell’ultima stagione sia arrivato al 12esimo posto, è considerata fra le dieci squadre più importanti d’Italia.