Elezioni Torino: Fassino è avanti, ma si andrà al ballottaggio
Chiara Appendino del M5S è seconda, gli altri candidati sono molto staccati
Con 854 sezioni scrutinate su 919 per le elezioni amministrative di Torino, con cui saranno scelti un nuovo sindaco e un nuovo consiglio comunale, il sindaco uscente Piero Fassino è avanti con il 41,8 per cento dei voti: andrà al ballottaggio con la candidata del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino, che al momento è al 30,8 per cento. Gli altri candidati sono invece molto staccati: Alberto Morano della Lega Nord e di Fratelli d’Italia è all’8,4 per cento, Osvaldo Napoli di Forza Italia e NCD è al 5,3 per cento e Giorgio Airaudo di Sinistra Italiana è al 3,7 per cento. I risultati dello scrutinio si possono consultare qui.
Piero Fassino, 66 anni, è stato segretario dei Democratici di Sinistra, ministro della Giustizia e del Commercio con l’estero e attualmente è presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI). Sinistra Italiana e Possibile sostengono la candidatura dell’ex segretario nazionale della FIOM Giorgio Airaudo, 55 anni, eletto deputato nel 2013 con SEL; ma un pezzo di SEL si è staccato e ha fondato una lista che sostiene Fassino. La principale rivale di Fassino dovrebbe essere la candidata del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino, 31 anni, laureata in Economia in Bocconi ed eletta in consiglio comunale nel 2011 (i commentatori l’hanno definita una “grillina anomala”).
Anche a Torino il centrodestra è diviso. Forza Italia e NCD appoggiano Osvaldo Napoli, 62 anni, deputato per tre legislature con Forza Italia e attuale sindaco di Valgioie, una cittadina di mille abitanti in provincia. Lega Nord e Fratelli d’Italia sostengono Alberto Morano, un notaio di 58 anni. Nessuno dei due sembra avere speranze di vincere. Lo stesso vale per Roberto Rosso, che aveva già perso contro Sergio Chiamparino nel 2011, Marco Rizzo del Partito Comunista, Pier Carlo Devoti, Guglielmo Del Pero, Alessio Ariotto del Partito Comunista dei Lavoratori, Roberto Usseglio di Forza Nuova e Roberto Salerno del Movimento Sociale Italiano.