Elezioni Bologna: si va al ballottaggio
Merola è avanti con il 39,7 per cento, seguito da Lucia Bergonzoni del centrodestra con il 22,2 per cento
Con 428 sezioni scrutinate su 445 per le elezioni amministrative di Bologna, con cui saranno scelti un nuovo sindaco e un nuovo consiglio comunale, il candidato del centrosinistra Virginio Merola è avanti con il 39,7 per cento dei voti: meno del previsto e comunque non abbastanza da evitare il ballottaggio. Merola, che ha 61 anni, aveva vinto al primo turno le elezioni del 2011. Lucia Bergonzoni (centrodestra) è al 22,2, Massimo Bugani (M5S) è al 16,7 e Manes Bernardini (indipendente) è al 10,3. I dati dello scrutinio si possono consultare qui. Il ballottaggio si farà domenica 19 giugno.
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Oltre a Merola ci sono altri 8 candidati. Dopo una serie di dure polemiche e trattative, il centrodestra ha deciso di sostenere la candidata della Lega Nord Lucia Bergonzoni, già consigliera comunale. Borgonzoni è sostanuta da cinque liste tra cui quelle della Lega Nord, di Forza Italia e di Fratelli d’Italia. Il candidato del Movimento 5 Stelle è Max Bugani, eletto al consiglio comunale nel 2011, noto attivista e commentatore sul blog di Grillo. La sua candidatura è stata decisa da Grillo senza le consuete consultazioni online. Altri candidati sono l’ex leghista e ora candidato indipendente Manes Bernardini e Federico Martelloni, 41 anni, professore associato in Diritto del Lavoro all’Università di Bologna, candidato con Coalizione Civica, lista che riunisce rappresentanti provenienti da movimenti e partiti politici a sinistra del PD (SEL, Possibile, l’Altra Europa) e attivisti di alcuni dei principali centri sociali della città (TPO e Labas, per esempio).
Mirko De Carli è invece il candidato del Popolo della Famiglia, il movimento di Mario Adinolfi; l’imprenditore modenese Sergio Celloni si presenta con la lista GOL (Giustizia, Onore e Libertà); l’ex ferroviere Ermanno Lorenzoni è sostenuto dal Partito Comunista dei Lavoratori; Matteo Badiali dai Verdi. I temi più importanti al centro della campagna elettorale sono la sicurezza, come un po’ ovunque, la questione dei migranti su cui Merola ha preso posizioni che secondo i suoi critici si addicono di più al centrodestra e l’emergenza abitativa.