Le prime pagine internazionali sulla morte di Muhammad Ali
Molti hanno usato QUELLA foto, e molti lo chiamano “the Greatest”, dal Kentucky alla Nuova Zelanda
La morte dell’ex pugile americano Muhammad Ali è stata per tutta la giornata di sabato la notizia principale sulle home page dei principali siti di news di tutto il mondo. Ali è stato uno dei personaggi sportivi più straordinari del Novecento: fu un grandissimo pugile, probabilmente il migliore di sempre, e fu protagonista di incontri memorabili. Ma la celebrità di Ali andò molto oltre il mondo dello sport: divenne un’icona delle battaglie per i diritti civili degli anni Sessanta e Settanta, e fu protagonista di moltissime storie entrate nella cultura popolare americana.
Ali inizialmente si chiamava Cassius Clay: nel 1965 cambiò nome, quando si convertì all’islam e aderì alla Nation of Islam, il movimento di Malcom X. Ali tra le altre cose si rifiutò di arruolarsi nell’esercito statunitense per andare a combattere in Vietnam: la sua scelta venne celebrata da alcuni e contestata duramente da molti altri. Per queste e molte altre cose, Ali fu una delle figure più carismatiche del Novecento negli Stati Uniti, e di conseguenza in tutto il mondo. È per questo che dal suo paese natale di Louisville, in Kentucky, fino alla Nuova Zelanda, praticamente ogni giornale gli ha dedicato prime pagine e lunghi articoli: la maggior parte delle volte usando la parola “Greatest”, il più grande, uno dei soprannomi di Ali. E molti giornali hanno scelto la foto più famosa di Ali, quella dell’incontro con Sonny Liston, che ha una bella storia.