Le foto di Parigi sott’acqua
Oggi il livello della Senna potrebbe arrivare a sei metri, ci sono disagi nel traffico e i musei hanno cominciato ad attuare i piani di emergenza per mettere al sicuro le opere
Dopo diversi giorni di forti piogge, che hanno causato la morte di una persona nel dipartimento Seine-et-Marne, in Francia, ora si temono inondazioni anche a Parigi. Nonostante gli annunci del ministero dell’Ambiente sul lento abbassamento del livello di quasi tutti gli affluenti della Senna, oggi il fiume ha superato i 6 metri di altezza ed è previsto che cresca fino a 6,20. Tutto questo avviene in contemporanea con gli scioperi e le mobilitazioni contro la riforma del lavoro: nella capitale ci sono diversi problemi di traffico e nei trasporti pubblici e qualche allagamento. La perturbazione, che è arrivata da nord-est, è ancora in corso; in tutto il paese sono state evacuate 20 mila persone e il presidente François Hollande ha dichiarato lo stato di catastrofe naturale nelle aree più colpite.
Negli ultimi quattro giorni, da lunedì 30 maggio a giovedì 2 giugno alle quattro del pomeriggio, il livello della Senna è passato da 1,94 a 5,17 metri. Come scrivono diversi giornali francesi, si è ancora lontani dai livelli del 1910, quando si raggiunsero gli 8 metri e sessanta; il problema è che i quattro laghi della Senna, creati artificialmente per prevenire le inondazioni che si verificarono proprio in quell’anno, erano già pieni in previsione della necessità di alimentare la Senna per l’estate. Il 27 maggio, quando sono cominciate le precipitazioni più forti, questi bacini erano arrivati al 90 per cento della loro capacità e hanno ormai raggiunto il 94 per cento. Il livello di 5,50 metri consente l’attivazione del cosiddetto “piano Nettuno”: la mobilitazione di 10.000 militari chiamati a prendere le funzioni di altre forze, dei vigili del fuoco, degli agenti di polizia per la sorveglianza o per l’installazione di ponti. Secondo Le Monde è comunque improbabile che sarà attuato dal governo nelle prossime ore.
Nei musei di Parigi lungo la Senna si stanno attuando da ieri piani preventivi contro i rischi delle inondazioni (PPRI) decisi dall’ex ministro della cultura Jean-Jacques Aillagon nel 2003 ai quali, scrive Le Monde, il personale è comunque preparato perché da diversi anni si fanno simulazioni. Oggi il Louvre è chiuso così come la Biblioteca Nazionale François Mitterrand e una decina di altri musei. Da ieri al Louvre sono al lavoro circa trecento persone per evacuare le opere esposte dalle zone a rischio inondazioni. Saranno trasportate al primo e al secondo piano del museo, ma si tratta di un lavoro complicato: giovedì sera la direttrice della comunicazione del Louvre, Sophie Grange, ha detto che stanno facendo tutto il possibile per spostare più opere possibili. Al Musée d’Orsay la situazione è molto simile e oggi resterà chiuso per i lavori di evacuazione ai piani superiori. Sono chiuse anche due sezioni della Biblioteca Nazionale di Francia, François Mitterrand e Arsenal, anche se la direzione ha assicurato che nessuna opera è per ora a rischio.
Après une nuit de travail aux arts de l'islam du Louvre 😦 pic.twitter.com/2JiQ0gpcpP
— yannick lintz (@LintzYannick) June 3, 2016
Sulla rete RATP, la metropolitana di Parigi, è previsto che le difficoltà comincino solo se il livello della Senna supererà i 6,5 metri. RATP ha 322 chilometri di gallerie e di queste sono 140 quelle che potrebbero subire inondazioni. La direzione ha però detto di essere in allerta e di avere a disposizione mezzi sufficienti per intervenire.