La storia della Festa della Repubblica

C'entra il referendum del 2 giugno 1946 con cui si decise fra repubblica e monarchia, (ma per anni l'abbiamo festeggiata in altre date)

ANSA/ UFFICIO STAMPA QUIRINALE/ PAOLO GIANDOTTI
ANSA/ UFFICIO STAMPA QUIRINALE/ PAOLO GIANDOTTI

La Festa della Repubblica si celebra ogni anno il 2 giugno, anniversario del referendum con il quale 70 anni fa si votò per scegliere tra repubblica e monarchia. La Festa della Repubblica, però, non è sempre stata il 2 giugno: per molti anni – e per ragioni economiche – fu fatta cadere la prima domenica di giugno, di modo da non far perdere un giorno di lavoro. Tra il 2 e il 3 giugno 1946 si tenne il referendum che decise la forma istituzionale dello Stato italiano dopo la fine del fascismo: fu anche la prima volta nella storia italiana in cui il voto avvenne a suffragio universale (al referendum votarono anche le donne).

I risultati ufficiali furono annunciati il 18 giugno 1946, e fu quel giorno che la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana: 12.718.641 di italiani avevano votato a favore della repubblica, 10.718.502 a favore della monarchia e 1.498.136 avevano votato scheda bianca o nulla. Tempo dopo, però, si decise che la Festa della Repubblica sarebbe stata celebrata nel giorno del referendum e non in quello della proclamazione. Nel nord Italia la repubblica vinse in quasi tutti i centri urbani principali, mentre al sud il voto fu quasi ovunque prevalente per la monarchia (a Napoli 900 mila voti per la monarchia contro 250 mila per la repubblica; a Palermo quasi 600 mila contro 380 mila); a Roma i voti per la monarchia superarono di poco quelli per la repubblica (circa 30 mila schede).

La Festa della Repubblica fu celebrata per la prima volta nel 1948 e si fissò ogni anno il 2 giugno fino al 1977. Nel 1977, a causa della crisi economica, per non perdere un giorno lavorativo, si decise che da quel momento in poi la Festa della Repubblica sarebbe stata ricordata ogni anno la prima domenica di giugno. Nell’anno precedente, il 1976, la parata militare era stata annullata a causa del del terremoto del Friuli Venezia Giulia. Nel 2000 il secondo governo Amato ristabilì la data del 2 giugno, insieme alle celebrazioni.

Il cerimoniale ufficiale della Festa della Repubblica prevede che il Presidente della Repubblica deponga una corona d’alloro in omaggio al Milite Ignoto, all’Altare della Patria che si trova a Roma in piazza Venezia. Lungo i Fori Imperiali a Roma si svolge poi la sfilata delle forze armate. Oltre all’Esercito Italiano, alla Marina Militare, all’Aeronautica Militare e ai Carabinieri alla parata partecipano anche la Guardia di Finanza, Polizia, i Vigili del Fuoco, la Guardia Forestale, la Croce Rossa Italiana e alcuni corpi della polizia municipale di Roma, della protezione civile e della Croce Rossa.