C’è un segnale dall’aereo EgyptAir
Lo ha captato una nave francese, si presume provenga da una delle scatole nere
Una nave francese ha captato un segnale nel mar Mediterraneo che si presume provenga da una delle scatole nere del volo EgyptAir partito il 18 maggio da Parigi con 66 persone a bordo, diretto al Cairo e scomparso nelle prime ore del 19 maggio, come ha confermato il ministero egiziano dell’Aviazione Civile. Anche gli investigatori francesi hanno detto che il segnale viene da una delle due scatole nere del volo EgyptAir. Le ricerche saranno ora concentrate nella zona in cui è stato captato il segnale.
La ricerca delle scatole nere è iniziata già poche ore dopo il ritrovamento dei rottami dell’aereo, avvenuto ad alcune centinaia di chilometri a nord di Alessandria d’Egitto. Le scatole nere potrebbero fornire dati importanti per ricostruire gli ultimi minuti a bordo, e quindi chiarire i motivi dello schianto: finora sono circolate notizie piuttosto contraddittorie, alcune diffuse dalle stesse autorità egiziane, che ancora oggi non hanno permesso di capire se l’aereo sia precipitato a causa di un attentato terroristico o di un guasto.
Da giorni Francia ed Egitto stanno collaborando alle ricerche con l’obiettivo di trovare il prima possibile le due scatole nere dell’A320. Dalla Corsica è partito il ricognitore idrografico Laplace della Marina militare francese per raggiungere il tratto di mare dove sono stati ritrovati i rottami. A bordo ci sono due esperti del Bureau d’Enquêtes et d’Analyses pour la Sécurité de l’Aviation Civile (BEA), l’agenzia governativa francese che si occupa delle indagini sulla sicurezza del volo, e strumentazioni fornite dall’azienda Alseamar, specializzata nella ricerca di relitti sui fondali marini. Dopo i rottami e alcuni resti delle persone a bordo trovati pochi giorni dopo lo schianto, gli avvistamenti si sono fatti più rari.
Su ogni aereo di linea ci sono solitamente due distinte scatole nere. Una, la più grande, serve per registrare tutte le principali informazioni sul volo come la velocità, l’altitudine, le prestazioni dei motori, le impostazioni dell’autopilota e l’assetto. L’altra, di solito di dimensioni più piccole, è sostanzialmente un registratore audio e serve per tenere traccia delle conversazioni e dei rumori in cabina di pilotaggio. Entrambe le scatole sono collocate nella coda dell’aeroplano. Anche dopo averle trovate, ci vorranno comunque diversi giorni, forse settimane, per esaminarle e analizzare le informazioni sullo schianto del volo.