Lo sciopero degli addetti alla raccolta dei rifiuti
Saranno garantiti solo i servizi minimi, con modalità che variano da città a città; ma c'è il rischio che i cassonetti rimangano pieni anche nei prossimi giorni
Per lunedì 30 maggio è stato organizzato uno sciopero nazionale dei lavoratori del settore dell’igiene ambientale, cioè i dipendenti delle società di smaltimento dei rifiuti. Sono assicurati solo i servizi essenziali e le prestazioni indispensabili, come la pulizia dei mercati o la raccolta dei rifiuti delle grandi utenze, come gli ospedali o le caserme.
A Milano è stato disposto il rinvio della raccolta differenziata prevista per oggi al turno successivo di raccolta. A Roma lo sciopero terminerà alle 4.30 di martedì mattina e saranno garantiti solo i servizi minimi. A Napoli i cittadini sono stati invitati a limitare il deposito di rifiuti nella giornata di lunedì. Il rischio è comunque che nei prossimi giorni in alcune zone i cassonetti possano rimanere pieni: lo sciopero cade dopo il weekend, in cui normalmente la raccolta è ridotta, e anche giovedì 2 giugno il servizio sarà ridotto a causa del giorno festivo.
Lo sciopero è stato indetto dai sindacati CGIL, CISL e UIL e Fiadel per chiedere per il rinnovo del contratto nazionale scaduto due anni e mezzo fa. In particolare i sindacati chiedono, oltre a un aumento di stipendio per i lavoratori e miglioramenti nella previdenza complementare e nella tutela sanitaria, garanzie maggiori per i lavoratori in caso di passaggi di gestione da un’azienda a un’altra: un caso non raro in un settore in cui sono frequenti i cambi d’appalto.