Le proteste contro Trump in New Mexico
Un gruppo di manifestanti ha lanciato pietre e bottiglie contro la polizia fuori dal centro congressi in cui il candidato dei Repubblicani stava tenendo un comizio
Al termine di un comizio tenuto martedì sera da Donald Trump ad Albuquerque, in New Mexico, ci sono stati scontri tra la polizia e alcune decine di manifestanti, che stavano contestando il candidato Repubblicano alle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Il confronto è stato piuttosto violento, con il lancio di pietre e bottiglie da parte dei manifestanti contro gli agenti, che hanno risposto con fumogeni e spray urticanti per disperdere i contestatori. Nonostante ci siano stati momenti di forte tensione, secondo la polizia non ci sono stati episodi di contatti diretti con gli agenti, che si sono limitati a creare una barriera contro chi manifestava. Hanno impedito l’avvicinamento al centro congressi in cui era stato organizzato il comizio di Trump in vista delle primarie del prossimo 7 giugno. Trump, che non ha più avversari alle primarie, nel frattempo ieri ha vinto quelle nello stato di Washington con oltre il 70 per cento dei voti.
Durante gli scontri, i manifestanti hanno bruciato bandiere, magliette, striscioni e altro materiale di propaganda di Donald Trump, che intanto aveva già terminato il suo intervento all’interno dell’Albuquerque Convention Center. Il centro congressi ha subìto qualche danno a causa dei lanci di pietre e lo sfondamento di una porta, una strada nei pressi dell’edificio è rimasta bloccata per qualche minuto. I manifestanti hanno detto di essere contro Trump e le sue politiche sull’immigrazione: hanno contestato le sue proposte di costruire un muro sul confine tra Stati Uniti e Messico per impedire l’arrivo dei migranti, di deportare tutte le persone irregolari presenti nel paese e sospendere temporaneamente l’ingresso dei musulmani nel paese, anche se cittadini americani. Già nel pomeriggio c’erano state manifestazioni contro l’arrivo di Trump, ma si erano svolte pacificamente e senza particolari problemi.
All’interno del centro congressi Trump è stato interrotto più volte da alcuni manifestanti, che hanno mostrato striscioni e urlato slogan contro di lui. La polizia e gli addetti alla sicurezza sono intervenuti per rimuovere gli striscioni e allontanare le persone coinvolte; Trump ha provato a sdrammatizzare interrompendo il suo discorso.
Le manifestazioni contro Trump sono ormai piuttosto frequenti. Lo scorso aprile in California alcuni manifestanti ruppero il finestrino di un’auto della polizia e provarono a ribaltarla. A marzo a Chicago ci furono scontri tra i sostenitori di Trump e alcuni contestatori: per precauzione il comizio del candidato Repubblicano fu annullato.