Non è la solita stagione dei monsoni
Fotografie dallo Sri Lanka, dove piogge e frane più violente del normale hanno fatto decine di morti e centinaia di dispersi per i quali non ci sono molte speranze
Da almeno tre giorni c’è una situazione molto complicata in Sri Lanka, una nazione insulare del sud-est asiatico che è stata interessata da piogge e frane più violente di quelle previste di solito durante la stagione dei monsoni, appena iniziata. Le cifre che girano per ora sono relativamente basse, ma sono destinate a salire: i morti confermati sono 58, ma ci sono centinaia di dispersi e migliaia di sfollati.
Sudantha Ranasinghe, il generale dell’esercito dello Sri Lanka che si sta occupando delle operazioni di soccorso, ha detto che probabilmente non saranno trovati sopravvissuti: «Ci sono posti in cui il livello del fango è salito a 9 metri. Faremo comunque del nostro meglio». La Croce Rossa dello Sri Lanka ritiene che attualmente siano disperse almeno 220 famiglie (secondo il New York Times in tutto i dispersi sono 300mila). Le foto che arrivano in questi giorni dalle agenzie mostrano case e strade coperte da una massa liquida marrone e arancione, gente che cammina con l’acqua alle ginocchia dove fino a tre giorni fa c’era una strada, macchine rovesciate e un sacco di facce stravolte.
Mercoledì la polizia e l’esercito dello Sri Lanka hanno scavato nel fango in molte zone del paese – a mani nude, coi bastoni, con quello che trovavano – alla ricerca di sopravvissuti: invece hanno recuperato 17 cadaveri. Le operazioni di ricerca, rese ancora più complesse dalla pioggia, dalla nebbia e dai frequenti black out, si sono interrotte mercoledì notte e sono riprese giovedì mattina. In un video pubblicato giovedì da Ada Denara, uno dei più siti di news più popolari dello Sri Lanka, si vedono alcuni aerei militari dello Sri Lanka paracadutare pacchi di cibo ad alcune persone che si trovano sui tetti delle case alluvionate.
Un funzionario del governo che sta partecipando alle ricerche ha detto ad Al Jazeera che un villaggio centrale chiamato Siripura è stato coperto da 12 metri di fango. Uno degli abitanti del villaggio ha raccontato ad Associated Press che la quantità di fango e detriti che ha colpito Siripura «faceva il suono come di un aereo che precipita a terra. Ho aperto la porta di casa e non credevo ai miei occhi: c’era una cosa simile a un’enorme palla di fuoco che rotolava giù dalla montagna, assieme a quel boato».
Non è raro che lo Sri Lanka, un paese esposto ogni anno a violenti temporali tropicali e alle piogge monsoniche, sia interessato da piogge e frane del genere: il New York Times spiega però che secondo i meteorologi quest’anno la stagione dei monsoni – che in genere dura da maggio ad agosto – sarà più intensa del solito a causa degli ultimi effetti del fenomeno atmosferico El Niño, e che in generale all’inizio della stagione le piogge non sono così intense.