L’app russa che scopre l’identità di uno sconosciuto da una sua foto
Si chiama FindFace e per ora funziona solo con le fotografie caricate su Vkontakte, il "Facebook russo", e ha implicazioni inquietanti
FindFace è un’app di riconoscimento facciale – sviluppata da una società russa – che permette di confrontare delle fotografie di sconosciuti con quelle pubblicate su Vkontakte, il più diffuso social network in Russia. FindFace permette agli utenti di scoprire l’identità di una persona a partire da una sua fotografia in meno di un secondo e con un’affidabilità del 70 per cento: se non è in grado di riconoscere la persona, fornisce una lista di account di persone simili a quella che si vuole identificare. FindFace, che non funziona per gli utenti di Facebook, è stata presentata due mesi fa ed è già stata usata da 500mila persone, per un totale di tre milioni di ricerche. E tra le altre cose è stata anche molto criticata per le controverse implicazioni sulla privacy delle persone.
Shaun Walker, giornalista del Guardian che si occupa di Russia, ha incontrato a Mosca Artem Kukharenko (26 anni) e Alexander Kabarov (29 anni), i due fondatori di FindFace. Kabarov ha raccontato a Walker che FindFace si basa su un algoritmo che permette ai suoi utenti «di fare una ricerca tra miliardi di fotografie in meno di un secondo da un normale computer». Ha anche aggiunto che l’app potrebbe facilitare la vita a chi cerca di scoprire l’identità di una persona che gli piace: «Se vedi qualcuno che ti piace, puoi fotografarlo, scoprire chi è e mandargli una richiesta di amicizia. Funziona anche per cercare le somiglianze. Puoi caricare una foto di una star del cinema che ti piace, o di una tua ex fidanzata, e trovare dieci ragazze somiglianti e mandare loro un messaggio».
L’app può funzionare per qualsiasi database fotografico, hanno spiegato a Walker i due fondatori di FindFace, anche se al momento non funziona con le foto di Facebook, perché sono archiviate in una maniera che rende il loro accesso più complicato di quanto sia con Vkontakte. Come ha verificato il fotografo russo Yegor Tsvetkov, è possibile per esempio usare FindFace per scoprire l’identità di sconosciuti semplicemente fotografandoli nella metropolitana di San Pietroburgo, senza chiedere loro il permesso (l’esperimento di Tsvetkov è diventato poi un progetto fotografico).
Come ha scritto Walker, l’app può avere implicazioni molto preoccupanti, non solo sulla normale privacy degli utenti del social network. Per esempio FindFace potrebbe essere usata da un regime autoritario per identificare i partecipanti a una manifestazione anti-governativa. Kukharenko e Kabarov hanno detto di essere vicini a firmare un contratto con l’amministrazione locale di Mosca, che vorrebbe usare FindFace per ragioni di sicurezza partendo dalle immagini fornite da 150mila camere a circuito chiuso della città. E hanno aggiunto di non essere stati ancora contattati dai servizi segreti russi, il FSB, l’agenzia che ha preso il posto del temuto KGB dell’epoca sovietica: ma se dovesse succedere, sarebbero disposti a sentire cos’ha da proporre.