Le condanne in Egitto per le proteste contro la cessione di due isole
51 persone sono state condannate a due anni di carcere per aver protestato contro la cessione all'Arabia Saudita delle isole di Tiran e Sanafir
Sabato 14 maggio un tribunale egiziano ha condannato a due anni di carcere 51 persone giudicate colpevoli di aver manifestato contro il governo dell’Egitto per il piano di cedere all’Arabia Saudita due isole del Mar Rosso. La sentenza può ancora essere appellata. 33 delle persone condannate erano ancora detenute, mentre le restanti 18 erano state rilasciate su cauzione. La manifestazione si è svolta lo scorso 25 aprile, quando nel quartiere Dokki del Cairo circa 500 persone hanno protestato contro la cessione delle due isole, Sanafir e Tiran, che l’Egitto controllava dagli anni Cinquanta. I manifestanti hanno accusato il governo di averle cedute in cambio di investimenti economici sauditi.
Nei giorni precedenti alla manifestazione del 25 aprile, il governo egiziano aveva incarcerato come misura preventiva decine di persone tra giornalisti, attivisti, artisti, studenti e avvocati. In tutto gli arresti legati alla manifestazione sono stati oltre duecento. Tra gli arrestati c’era anche Ahmad Abdallah, fondatore della Commissione egiziana per i diritti e per la libertà che tra le altre cose sta aiutando la famiglia del ricercatore italiano ucciso in Egitto Giulio Regeni. Abdallah si trova ancora in carcere, in attesa di processo.
Da quando il generale Abdel Fattah al Sisi è salito al potere con un colpo di stato nel 2013, il diritto a manifestare in Egitto è stato fortemente limitato. Spesso, in occasione dei raduni dell’opposizione, la polizia ha aperto il fuoco contro i manifestanti. Centinaia di persone sono state uccise durante una serie di manifestazioni dei Fratelli Musulmani nei mesi successivi al colpo di stato. L’opposizione politica è stata repressa duramente e le ONG calcolano che almeno 400 sono sparite in seguito ad arresti della polizia nel corso dell’ultimo anno.
Le isole di Tiran e Sanafir si trovano nel Mar Rosso di fronte alla località turistica di Sharm el Sheik. Si trovano in una posizione strategica perché controllano l’accesso al golfo di Aqaba al cui vertice si trova il porto di Eilat, l’unico sbocco sul Mar Rosso controllato da Israele. Non è chiaro a chi appartenessero formalmente le isole prima che gli egiziani le occupassero nel 1949. Per anni le isole sono state contese tra Egitto ed Israle, fino al ritiro definitivo della guarnigione israeliana nel 1982. Pochi mesi fa il governo egiziano ha dichiarato che le isole si trovano nelle acque territoriali saudite e che quella egiziana era solo un’occupazione militare temporanea.