Film fotografati per intero
Jason Shulman fa fotografie a lunga esposizione, in cui lo scatto dura tanto quanto il film
Di un film fatto particolarmente bene si dice che ogni sua inquadratura sembri una fotografia. In media un film di un’ora e mezza ha centinaia di inquadrature ed è composto da più di 100mila fotogrammi, 24 per ogni secondo del film. Lo scultore britannico Jason Shulman ha deciso di fotografare dei film e di esporre quelle fotografie in una mostra: l’ha fatto con un processo molto particolare, che gli ha permesso di contenere un intero film in una sola fotografia. Shulman ha fatto fotografie a lunga esposizione, in cui lo scatto durava tanto quanto il film: è più o meno lo stesso procedimento che permette di fare foto di notte, per esempio quelle in cui le luci delle auto diventano scie luminose.
«Ho messo la macchina fotografica davanti al computer e ho inquadrato il film» ha detto Shulman che ha però spiegato di essersi sorpreso per il risultato. Le fotografie sono infatti molto diverse tra loro e permettono di capire qualcosa sui film che le compongono e sui loro registi: in quella tratta da La finestra sul cortile di Alfred Hitchcock si riesce a vedere il protagonista del film, che è inquadrato molto spesso e quasi sempre nella stessa posizione; in quella tratta da 2001: Odissea nello spazio e Shining di Stanley Kubrick si vede invece la simmetria per cui è famoso il regista. Nella fotografia di Viaggio nella Luna, un film di fantascienza del 1902, si vede invece un’immagine piuttosto nitida, non solo sfumature di colori. I motivi sono due: il film durava solo pochi minuti e fu girato quando i movimenti di macchina erano pochi e meno netti. Il progetto di Shulman si chiama Photographs of Films e sarà in mostra fino al 4 giugno alla Cob Gallery di Londra.