La storia raccontata da “Il capitale umano”

È il thriller di Paolo Virzì ambientato in Brianza, molto apprezzato e premiato con sette David di Donatello

(ANSA/ INTERNET )
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Il capitale umano è un film del 2013 del regista livornese Paolo Virzì, ispirato all’omonimo romanzo dello scrittore statunitense Stephen Amidon (pubblicato in Italia nel 2005) nel quale il racconto era ambientato negli Stati Uniti. Il capitale umano è un thriller ambientato in un paese inventato della Brianza, in Lombardia, e racconta la storia di due famiglie a partire da un incidente stradale avvenuto alla vigilia di Natale. Nel film si parla di molte cose: del tentativo di ascesa sociale di un immobiliarista ambizioso, di una figlia oppressa dalle ambizioni del padre, della spregiudicatezza di un grande finanziere e dell’infelicità di sua moglie. In Il capitale umano hanno recitato Fabrizio Bentivoglio, Fabrizio Gifuni, Valeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino, Luigi Lo Cascio, Bebo Storti e Matilde Gioli.

Il capitale umano inizia con un prologo: una notte, su una strada provinciale, un cameriere viene investito da un SUV mentre ritorna a casa in bicicletta, dopo aver lavorato a una festa che si era tenuta in una scuola privata. Lo sviluppo della storia è poi diviso in tre capitoli, ciascuno raccontato dal punto di vista di un personaggio diverso, e riguarda anche i sei mesi precedenti l’incidente, cioè da quando l’agente immobiliare Dino Ossola si indebita per entrare nel fondo fiduciario del finanziere Giovanni Bernaschi. Bernaschi aveva promesso a Ossola rendimenti elevatissimi, ma le cose andranno diversamente. L’ultima parte del film si concentra sulle indagini della polizia relative all’incidente, che portano poi alla soluzione del mistero.

Il titolo del film fa riferimento a un parametro usato dalle assicurazioni per stimare il risarcimento da pagare in seguito alla morte di una persona, come viene spiegato nella sequenza finale:

«Importi come questo vengono calcolati valutando parametri specifici: l’aspettativa di vita di una persona, la sua potenzialità di guadagno, la quantità e la qualità del suoi legami affettivi. I periti assicurativi lo chiamano il capitale umano.»

Nel 2014 il film di Virzì ha vinto sette David di Donatello, tra cui quello per il Miglior film, ed è stato il candidato italiano agli Oscar 2015 per il Miglior film straniero, anche se poi è stato escluso dalla lista finale delle nomination. Il capitale umano è stato scritto da Virzì assieme a Francesco Bruni e Francesco Piccolo: del film si è parlato parecchio anche per alcune polemiche sul modo in cui Virzì ha rappresentato la Brianza.