Come se la passa BMW

Meno bene del solito, e nei primi mesi del 2016 ha venduto meno auto di Mercedes e Audi, per la prima volta da anni

(Lennart Preiss/Getty Images)
(Lennart Preiss/Getty Images)

Il 2015 era stato l’undicesimo anno di fila in cui il costruttore tedesco BMW è stato il marchio premium più venduto nel mondo. Nei primi tre mesi nel 2016, però, altre due aziende tedesche – Mercedes e Audi – hanno venduto più auto di BMW. E oltre a vendere meno auto BMW ha anche avuto un calo dei profitti e del risultato operativo. Nei primi tre mesi del 2016 il profitto di BMW è sceso del 2,5 per cento rispetto a quello del periodo precedente. Dal maggio 2015 l’amministratore delegato di BMW è Harald Krueger, che nella sua prima conferenza stampa del 2016 aveva detto che BMW prevedeva di restare il primo costruttore premium mondiale grazie a una leggera crescita delle vendite, accompagnata da un aumento nei profitti.

BMW sta quindi andando peggio del previsto e lo sta facendo in un anno in cui vuole ancora battere per il settimo anno consecutivo il suo record di auto vendute. I dirigenti di BMW e i principali giornali che si occupano di economia e automobili hanno spiegato che i risultati in parte negativi hanno delle ragioni e che BMW ha la possibilità di migliorarli. C’è però anche un problema: nel settore delle auto elettriche BMW dovrà vedersela con Tesla Motors – che sembra messa molto bene – ma anche con Mercedes e Audi, che sembrano essere più pronte e avanti di BMW.

Bloomberg ha spiegato che i dati negativi di BMW sono dovuti in parte alla sua scelta di abbassare il prezzo delle auto. Secondo le stime di Bloomberg il costo medio delle auto BMW – che comprende anche i marchi Mini e Rolls-Royce – è ora di 33mila e 700 euro, il 5,9 per cento in meno rispetto al trimestre precedente. BMW ha quindi venduto meno del previsto anche malgrado questo abbassamento dei prezzi delle sue auto e l’11 maggio Ian Robertson, il capo del settore vendite e marketing di BMW, ha detto: «Se devo essere sincero non siamo al 100 per cento dove vorremmo essere». A inizio maggio Krueger aveva spiegato: «Per noi il fattore decisivo non sono i profitti nel breve-termine, ma una crescita sostenibile e redditizia».

Bloomberg ha spiegato che BMW «si sta scontrando con la crescente competizione dei suoi rivali storici – per esempio Mercedes – ma anche con i nuovi arrivati come Tesla», che nel 2017 dovrebbe far arrivare sul mercato la Model 3, una berlina elettrica da 35mila dollari è già stata ordinata a scatola chiusa da quasi 400mila clienti (che possono però ritirare la loro richiesta quando vogliono, perché non c’è nulla di vincolante).

Il problema di BMW è anche dovuto a un’offerta di modelli che stanno invecchiando: ne servono nuovi perché BMW possa rilanciarsi sul mercato. Nei primi mesi del 2016 BMW ha annunciato che introdurrà nuove auto di fascia alta, con il lancio di un nuovo SUV di grandi dimensioni, l’X7, e di nuove versioni del suo modello più conosciuto e apprezzato, la berlina Serie 7. Entro i prossimi due anni BMW presenterà anche una variante cabriolet del suo modello sportivo ibrido plug-in BMW i8, una versione della berlina elettrica BMW i3 dotata di maggiore autonomia e una Mini ibrida plug-in.

Così come altre aziende di automobili, BMW non dovrà fare i conti solo con Tesla ma anche con aziende tecnologiche come Apple e Google che si stanno concentrando sulla ricerca nei campi della guida autonoma e della connettività. Per affrontare quella che Krueger ha definito “una trasformazione fondamentale” nell’industria automobilistica, BMW sta investendo molto anche nei servizi di connettività BMW Connected, nel car-sharing Drive Now, nel network di ricarica per auto elettriche CargeNow e in ParkNow, un software che aiuta a trovare parcheggio.

In un articolo del 12 maggio Bloomberg ha però insistito che, almeno per quanto riguarda le auto elettriche, la risposta di BMW arriverà in ritardo rispetto a quelle di Audi e Mercedes. Il 12 maggio Krueger ha detto che il suo modello di auto elettrica che si chiamerà iNext e sarà dotato di sistemi di guida autonoma e propulsione elettrica all’avanguardia arriverà nel 2021. Parlando di iNext Quattroruote ha scritto:

Secondo le dichiarazioni di Krüger, la iNext si posizionerà sopra l’attuale Serie 7 come vera e propria vetrina tecnologica del marchio tedesco. Sarà caratterizzata da un design totalmente inedito degli interni e da innovative soluzioni per la connettività. Non sono stati per il momento forniti ulteriori dettagli né sul powertrain né sulle specifiche del sistema di guida, ma considerando quello che la concorrenza diretta ha in serbo è probabile che la vettura sia capace di offrire una autonomia decisamente maggiore rispetto alla media attuale. Non va dimenticato che già nel 2018 Audi introdurrà sul mercato la versione di serie della Suv e-tron con autonomia dichiarata di 500 km.