Nissan prende il controllo di Mitsubishi
Ha acquisito il 34 per cento delle azioni della società connazionale, nei guai per lo scandalo dei consumi falsificati
Nissan ha annunciato l’acquisizione del 34 per cento di Mitsubishi Motors, attraverso un accordo da 273,4 miliardi di yen (1,9 miliardi di euro) che la renderà l’azionista di maggioranza. Nissan è la più grande casa automobilistica del Giappone dopo Toyota e aveva già da tempo avviato collaborazioni commerciali con Mitsubishi, che si trova in grandi difficoltà a causa di uno scandalo legato alla falsificazione dei dati sui consumi di alcuni suoi modelli. Nissan ha approfittato della perdita del 40 per cento del valore di mercato di Mitsubishi, in seguito alla scandalo, per prenderne il controllo e rafforzare la sua presenza nel mercato delle utilitarie.
Carlo Ghosn, il CEO di Nissan ha detto: “Pensiamo di potere realizzare miliardi di dollari proseguendo le nostre sinergie e lavorando a più stretto contatto. Siamo determinati a mantenere il marchio Mitsubishi, e aiuteremo l’azienda a superare le sfide che ha davanti, soprattutto nella riconquista della fiducia dei consumatori sul fronte dei consumi di carburante”. Le due aziende avevano avviato da tempo le trattative per l’acquisizione, poi lo scandalo delle ultime settimane ha accelerato i tempi portando all’accordo annunciato oggi. Il patto sarà formalizzato entro fine mese, Nissan potrà scegliere quattro consiglieri per il consiglio di amministrazione di Mitsubishi, uno dei quali ne assumerà anche la presidenza.
Le azioni di Mitsubishi alla borsa di Tokyo hanno guadagnato il 16 per cento dopo l’annuncio. Gli investitori ritengono che l’accordo con Nissan possa migliorare le cose per la casa automobilistica, che deve fare i conti con uno scandalo che riguarda più di 400mila veicoli. Stando alle informazioni circolate finora sulla vicenda, Mitsubishi iniziò a falsificare i dati sui consumi di alcuni suoi modelli nel 1991, continuando a farlo per anni, anche con modelli prodotti per conto di Nissan.
Nissan ha detto in più occasioni di non avere nulla a che fare con lo scandalo, affermazione confermata dai dirigenti di Mitsubishi. L’azienda ha le risorse economiche necessarie per risolvere i contenziosi legali, altro elemento che ha rassicurato gli investitori.