Chi sopravvive con i pasti gratis a New York
Le foto e le storie di chi passa ore davanti ai centri di distribuzione: spesso lavorano, hanno una casa ma il costo della vita è troppo alto
Nel suo progetto HUNGER la fotogiornalista americana Joey O’Loughlin ha raccolto i ritratti e le storie delle persone che a New York ricorrono alla distribuzione di cibo gratuito per mangiare. Nel 2012 la Food Bank di New York, un’associazione che distribuisce pasti gratis, ha incaricato O’Loughlin di fotografare alcuni di questi centri di distribuzione presenti in tutta la città: ne ha visitati 40, alcuni erano grandi centri organizzati come supermercati, altri erano piccoli scantinati di chiese o enti di beneficenza. Queste strutture sono solitamente gestite dai volontari delle varie associazioni e spesso si trovano in quartieri costosi e alla moda, creando una sorta di contrasto tra le persone in fila per il cibo e il quartiere attorno.
O’Laughlin spiega che spesso la percezione della povertà è alterata: molti danno per scontato che le persone ritratte nel suo progetto siano molto povere o senzatetto, ma di solito hanno una casa e uno stipendio molto ridotto che non basta a sostenere le spese e il costo della vita a New York. Anche per questo O’Loughlin ha chiesto alle persone di fotografarle nella loro casa: finora hanno accettato sedici famiglie.
Le foto di O’Loughlin saranno esposte al Brooklyn Historical Society di New York fino al 13 novembre: il nome della mostra è “Hidden in Plain Sight: Portraits of Hunger”.