Pettegolezzi che lo erano
Il direttore di Vanity Fair spiega perché anche su Brad Pitt e Angelina Jolie si può fare cattivo giornalismo
Negli ultimi giorni sui giornali italiani si è parlato parecchio di una presunta relazione tra Brad Pitt e Marion Cotillard, che stanno girando a Londra un film diretto da Robert Zemeckis: il pettegolezzo è stato legato anche alla visibile perdita di peso di Angelina Jolie, moglie di Brad Pitt. Luca Dini, direttore di Vanity Fair, ha spiegato che a scrivere e parlare della presunta storia Pitt-Cotillard sono stati soprattutto i media italiani, prendendo come fonte un articolo del tabloid statunitense Star, da lui definito «una conclamata fabbrica di bufale». Quasi tutti i giornali stranieri – tutti quelli seri – hanno ignorato la storia. Per questo Dini si chiede «che cosa, di grazia che cosa, ha permesso ai media italiani di scoperchiare una storia che al resto del mondo giornalisticamente civilizzato è sfuggita?». Dini ha anche spiegato perché Vanity Fair ha deciso di ignorare il pettegolezzo, e ha raccontato nel dettaglio i meccanismi con cui si è diffuso, almeno in Italia.
Vado su Google Search, scrivo “Brad Angelina Marion”, restringo il campo all’ultima settimana, ed eccoli lì: 500 e passa risultati. “Media Usa: Brad Pitt ha una storia con Marion Cotillard, Angelina Jolie dimagrita per il dispiacere”, titola il sito di un blasonato quotidiano. E tutti gli altri dietro. Scrivo tutti e intendo TUTTI: i quotidiani, dai più popolari ai più alternativi (online praticamente tutti, e moltissimi anche nell’edizione cartacea), i siti di tutti i settimanali (e aspettiamo fiduciosi gli articoli in edicola), numerosi mensili, moltissime testate digitali. Non VanityFair.it, non il numero di Vanity Fair in edicola questa settimana, e penserete che dormiamo se è vero che, come scrive il link n. 5 della ricerca, «A Hollywood non si fa altro che parlare del presunto tradimento dell’attore».
Ma faccio una ricerca su Nexis, il più grande archivio stampa al mondo, e mi chiedo se il link n. 5 non volesse invece scrivere che «A BOLLYWOOD non si fa altro che parlare del presunto tradimento dell’attore». Perché, tra i giornali di lingua inglese del pianeta, sembra che a menzionare il triangolo Brad-Marion-Angelinanoressica siano stati solo Hindustan Times e Pakistan Today. Non il Daily Mirror, non il Daily Mail, nessuno dei pur agguerritissimi tabloid britannici sotto gli occhi dei cui implacabili segugi la tresca avrebbe dovuto svolgersi (Brad e Marion stanno girando a Londra Five Seconds of Silence, e Angelina è lì al seguito del marito, e lì tutto sarebbe successo). Nessun giornale americano. Giusto un paio di fogli messicani non esattamente da Pulitzer, tipo il Diario de Yucatan.
Torno a Google Search, e vedo chi c’è in mezzo alla svalangata di prestigiosi link italiani. Primo in lingua inglese a spuntare è HollywoodLife.com, sito diretto da Bonnie Fuller (e su Bonnie Fuller torneremo poi). Quindi entstarz.com, inquisitr.com, celebritylaudry.com, e viadicendo.com, tutta una serie di siti di reputazione giornalistica pari allo Zero Kelvin. Compreso ibtimes.com (International Business Times), un sito internazionale che spero sia più attendibile nelle notizie di business che in quelle di infotainment se gli articoli su Brad e Angelina sono così accurati da citare come fonti di seconda mano gli articoli di gossipcop.com (il “poliziotto del gossip”, una specie di giustiziere del pettegolezzo) che in realtà smentiscono come porcate le “notizie” su Brad e Angelina. Come se io scrivessi “la notizia secondo cui Criceto e Giraffa se la fanno è una totale invenzione” e qualcuno mi citasse così: “Criceto e Giraffa se la fanno”. E scendendo giù giù ai siti di lingua non inglese, qualche link in tedesco e francese si trova, ma praticamente tutti a livello spazzatura.