Alfio Marchini ha detto di essere contrario a un sindaco che celebra i matrimoni gay
Il candidato sindaco a Roma ha anche precisato "di non avere nulla contro il riconoscimento dei diritti civili"
Martedì 10 maggio Alfio Marchini, candidato sindaco alle amministrative di Roma del prossimo 5 giugno, ha partecipato a un incontro nella sede dell’ANSA a Roma per spiegare il suo programma elettorale. Parlando delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e del disegno di legge Cirinnà su cui il governo ha posto oggi la fiducia che sarà votata domani, Marchini ha detto:
«Non ho nulla contro il riconoscimento dei diritti civili, ma non è compito del sindaco fare queste cose. Per cui trovo che sia giusto il riconoscimento, ma sono estremamente contrario a un sindaco che celebra i matrimoni gay. Grande rispetto verso chiunque. Questa è la mia posizione».
Qualche ora dopo l’intervista, Marchini ha scritto su Twitter:
.@romafaschifo ho detto mille volte che l'amore è sacro e che le leggi si rispettano.A domanda se le celebrerei come ad es Marino? No
— Alfio Marchini (@Alfio_Marchini) May 10, 2016
La ministra per le Riforme Maria Elena Boschi ha risposto a Marchini che «ogni sindaco è chiamato ad applicare la legge»: «Se il parlamento domani deciderà di approvare la legge sulle unioni civili, mi auguro che i sindaci, primi cittadini, diano il buon esempio e rispettino la legge». La senatrice del PD Monica Cirinnà, prima firmataria del ddl sulle unioni civili già approvato al Senato, ha detto: «Alfio Marchini vuole essere un sindaco che non rispetta la legge, un bel biglietto da visita. Le unioni civili, una volta approvate definitivamente dal Parlamento non sono derogabili per scelta politica. Se Marchini, come ha annunciato, non celebrerà le unioni civili tra persone dello stesso sesso non soltanto andrà contro i diritti dei cittadini romani, ma anche contro una legge dello Stato con tutte le conseguenze civili e penali».