Come vedere il transito di Mercurio oggi

Il pianeta più piccolo del sistema solare passerà davanti al Sole: procuratevi un binocolo o un telescopio, e state attenti

Il transito di Mercurio davanti al Sole in un'elaborazione grafica (NASA)
Il transito di Mercurio davanti al Sole in un'elaborazione grafica (NASA)

Mercurio sarà transito oggi davanti al Sole e potrà essere visto in Italia a partire dalle 13:12, quando si metterà di mezzo fra la Terra e il disco solare, oscurandone una parte minuscola. Per diverse ore sarà quindi osservabile un puntino nero che si sposta nella metà sinistra del Sole compiendo una parabola al suo interno. Il transito di Mercurio durerà circa 7 ore ed è uno degli eventi astronomici più attesi del 2016, anche perché si verifica solamente 13-14 volte nel corso di un secolo: per osservarlo nuovamente a pieno in Italia dovremo attendere novembre del 2039, mentre per vederlo nuovamente in maggio sarà necessario attendere il 2049.

Cos’è un transito in astronomia
In generale, si parla di transito quando un corpo celeste si interpone tra un osservatore e un altro corpo celeste che stava osservando. In un certo senso è un po’ come quando qualcuno entra in ritardo in sala al cinema e ci passa davanti allo schermo: nel caso di oggi il tizio è Mercurio, e lo schermo è il Sole. Il passaggio degli altri pianeti davanti al Sole è l’esempio più classico di transiti: anche le eclissi sono dovute a un transito della Luna davanti al disco solare, ma mentre le eclissi sono molto evidenti, i transiti dei pianeti sono più difficili da identificare, tanto da essere stati studiati solo a partire dall’inizio del Seicento con l’invenzione del cannocchiale.

La periodicità dei transiti, cioè ogni quanto tempo si verificano, dipende da un’intricata serie di combinazioni legate alle caratteristiche orbitali dei corpi celesti coinvolti. Mercurio e la Terra seguono orbite diverse, quindi solo quando si verifica un certo allineamento con il Sole è possibile vedere il passaggio di Mercurio davanti al disco solare. Ciò avviene ciclicamente e nel caso di Mercurio in due possibili finestre temporali: maggio oppure novembre.

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La prima osservazione di un transito di Mercurio
Il 7 novembre del 1631 l’astronomo e matematico francese Pierre Gassendi fu il primo a documentare il transito di Mercurio davanti al Sole. Gassendi era contemporaneo di Galileo Galilei, con cui abbe anche una corrispondenza epistolare, e grazie alla sua osservazione fu possibile stabilire con più precisione le dimensioni di Mercurio, scoprendo che era dieci volte più piccolo di quanto era stato ipotizzato fino ad allora.

Cos’è Mercurio
Mercurio è il pianeta più interno del nostro sistema solare, quindi il più vicino al Sole. È inoltre il pianeta più piccolo e con l’orbita meno circolare. La sua vicinanza al Sole e la mancanza di un’atmosfera si fanno sentire: la temperatura superficiale di Mercurio all’equatore oscilla tra i 427 °C di giorno e i -173 °C di notte. Il pianeta è roccioso come il nostro, ma è inattivo da miliardi di anni. La Terra è quasi 17 volte più grande di Mercurio.

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Come osservare il transito di Mercurio
Mercurio apparirà come un puntino scuro e minuscolo sul disco solare, con un diametro apparente che sarà circa un centosessantesimo di quello del Sole (12 secondi d’arco). Vederlo a occhio nudo è quindi impossibile, ma con un binocolo abbastanza potente o un telescopio sarà possibile osservare il transito senza difficoltà. È necessario applicare un filtro solare alle lenti per farlo in sicurezza: l’osservazione diretta del Sole può portare a danni irreversibili alla vista dopo pochi istanti. Soluzioni artigianali per filtrare la luce non sono consigliabili per lo stesso motivo: occorrono filtri in AstroSolar, un materiale che fa passare meno dell’uno per cento della luce solare, più che sufficiente per vedere il fenomeno e conservare la vista.

Questa tabella preparata dall’Unione Astrofili Italiani indica gli orari dell’evento astronomico nei capoluoghi di regione d’Italia e nella Repubblica di San Marino (s’ingrandisce con un clic).

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In questa pagina c’è invece una mappa per cercare il punto esatto in cui vi trovate e avere gli orari in forma più dettagliata.

Il transito di Mercurio in diretta
Le principali agenzie spaziali del mondo, associazioni di astrofili e semplici appassionati hanno organizzato iniziative per seguire in diretta il transito di Mercurio online. Qui potete seguirlo in diretta:

L’importanza dei transiti
Studiando i transiti dei pianeti davanti al Sole, gli astronomi hanno imparato molte cose sul sistema solare e sulle orbite dei suoi corpi celesti, soprattutto secoli fa quando le tecniche di osservazione erano piuttosto limitate. Ancora oggi, i transiti sono molto importanti per scoprire la presenza degli esopianeti, quelli che si trovano all’esterno del nostro sistema solare. Per farlo si osserva una stella remota e si misurano le variazioni nella sua luminosità: se queste sono periodiche, è possibile ricostruire la presenza di un pianeta che passa davanti alla stella riducendone temporaneamente la luce visibile dalla Terra, un’indicazione indiretta della presenza del pianeta. Usando questo metodo, negli ultimi anni la missione Kepler della NASA è riuscita a identificare centinaia di esopianeti, tra i quali alcuni con caratteristiche simili a quelle della Terra.