• Mondo
  • Sabato 30 aprile 2016

Le colorite e movimentate proteste contro Donald Trump in California

A Burlingame diversi manifestanti se la sono presa con un cartonato e un pupazzo a forma di Trump, tra le altre cose

Un finto manifesto elettorale di Trump con scritto Potato with butthole lips ("una patata con la bocca a culo di gallina") viene esposta da una manifestante fuori dalla convention del partito Repubblicano di Burlingame, California, 29 aprile 2016 (JOSH EDELSON/AFP/Getty Images)
Un finto manifesto elettorale di Trump con scritto Potato with butthole lips ("una patata con la bocca a culo di gallina") viene esposta da una manifestante fuori dalla convention del partito Repubblicano di Burlingame, California, 29 aprile 2016 (JOSH EDELSON/AFP/Getty Images)

Nel posto dove si è tenuta la convention del partito Repubblicano della California, a Burlingame, decine di manifestanti hanno protestato contro la presenza di Donald Trump, il principale candidato Repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti. Molti dei manifestanti hanno protestato in maniera colorita, esponendo tra le altre cose un cartonato di Trump contro cui hanno tirato delle uova. Altri hanno protestato in maniera più violenta, bloccando l’ingresso dell’edificio e scontrandosi con la polizia.

Trump al momento è il candidato Repubblicano più popolare e votato nelle primarie che si sono tenute fino ad ora, ma è anche il più osteggiato dalla sinistra americana. Da settimane ai comizi di Trump si tengono manifestazioni contro la sua candidatura e scontri fra i manifestanti e i suoi sostenitori.

Il Washington Post ha scritto che la manifestazione è stata per lo più pacifica, anche se alcuni manifestanti hanno tirato delle uova alla polizia e hanno provato a rompere le finestre dell’Hyatt Regency Hotel, dove era in programma la convention ed era previsto un comizio di Trump. A un certo punto qualche manifestante ha anche incendiato un pupazzo a forma di Trump.

https://twitter.com/jdelreal/status/726143146338357248?ref_src=twsrc%5Etfw

Poco prima dell’arrivo di Trump, i manifestanti hanno formato un cordone impendendo a lui e al suo staff di entrare nel parcheggio dell’hotel: Trump si è fermato qualche decina di metri prima dei manifestanti e con l’aiuto degli agenti del Secret Service è entrato da una porta secondaria, passando per un’aiuola. Durante il comizio Trump ci ha scherzato su, spiegando di essersi sentito come un immigrato clandestino.

Proprio in California il 7 giugno si terranno le ultime importanti elezioni primarie del Partito Repubblicano: sarà il giorno decisivo per capire se alla convention nazionale Trump avrà il numero di delegati necessari per ottenere la nomination senza ulteriori votazioni. Per il momento i sondaggi lo danno avanti di più di 25 punti su Ted Cruz.