Una scena di “Sole alto”
È un film che con racconta tre storie d'amore ambientate tra Serbia e Croazia nell'arco di vent'anni, è uscito il 28 aprile
Sole alto è un film scritto e diretto dal regista croato Dalibor Matanic e co-prodotto da Croazia, Serbia e Slovenia. È stato presentato al Festival di Cannes del 2015 e ha vinto il Premio della giuria per la sezione Un Certain Regard, quella dei film considerati più originali e alternativi. Sole alto è nei cinema italiani dal 28 aprile e racconta tre diverse storie, tutte ambientate nei Balcani. Le tre storie sono ambientate nel 1991, nel 2001 e nel 2011: subito prima e alcuni anni dopo le guerre jugoslave degli anni Novanta.
Le tre storie in cui è diviso il film raccontano tre storie d’amore tra un ragazzo croato e una ragazza serba, interpretati sempre dagli stessi due attori: Goran Marković e Tihana Lazović. Questa scena è tratta dalla prima delle tre storie: tra il villaggio croato di Ivan e quello serbo di Jelena c’è un posto di blocco, lui non può superarlo e per far sì che lei sappia che lui è lì inizia a suonare la tromba.
Dopo averlo visto a Cannes, Jay Weissberg di Variety recensì così il film:
Usando gli stessi bravissimi attori per rappresentare personaggi diversi nelle tre storie, il regista parla di amore che supera le barriere etniche, in modo rassegnato, scioccato e poi ottimista, seppur con esitazione. Per gli appassionati di cinema di tutto il mondo l’interesse principale sta però nel lavoro di regia: il film è montato in modo splendido e sapiente, dando ancor più soddisfazioni della a volte scontata ma comunque benintenzionata sceneggiatura.
Le tre storie raccontate in Sole alto sono tra loro molto diverse: cambiano il periodo e il contesto storico ma anche il carattere e le caratteristiche dei sei personaggi interpretati da Marković e Lazović. Oltre a essere diviso in tre storie, Sole alto è sua volta parte di una cosiddetta “trilogia del Sole”: il prossimo film di Matanic, il secondo della trilogia, si intitolerà L’alba.