È stato bombardato un ospedale di Medici Senza Frontiere ad Aleppo
Sono state uccise almeno 27 persone, l'attacco sembra essere stato compiuto dagli aerei di Assad o della Russia
Mercoledì notte un ospedale di Medici Senza Frontiere (MSF) è stato colpito in un attacco aereo compiuto sul quartiere Sukkari di Aleppo, una città nel nord della Siria. Nel bombardamento sono state uccise almeno 27 persone, tra cui tre bambini e sei membri dello staff medico, scrive il New York Times citando fonti locali. Non si sa ancora con certezza chi abbia compiuto l’attacco, anche se diverse fonti parlano di aerei da guerra del regime del presidente siriano Bashar al Assad, o di quelli della Russia, paese alleato con Assad. Il governo siriano ha negato qualsiasi coinvolgimento nel bombardamento.
Nell’ultima settimana gli scontri ad Aleppo tra il regime di Assad e i ribelli si sono intensificati, nonostante la tregua parziale annunciata dall’ONU diversi mesi fa. Il governo siriano e i russi hanno aumentato il numero degli attacchi aerei contro le aree di Aleppo controllate dai ribelli, come il quartiere Sukkari, mentre i ribelli hanno intensificato i bombardamenti contro le zone controllate dal regime. Secondo i media locali e gli attivisti di entrambi gli schieramenti, gli scontri degli ultimi giorni hanno causato la morte di almeno 100 persone.
All’inizio del 2016 altri due ospedali, uno dei quali gestito da MSF, erano stati colpiti da attacchi aerei nella città siriana di Maarat al Noaman, a sud-ovest di Aleppo. Alcuni gruppi e associazioni che si occupano di monitorare cosa succede in Siria sostengono che gli attacchi fanno parte di una deliberata strategia del governo siriano di colpire gli ospedali che si trovano nelle zone controllate dai ribelli.