• Sport
  • Lunedì 25 aprile 2016

Stephen Curry si è infortunato

Il più forte giocatore della NBA si è slogato il ginocchio durante la partita dei playoff contro gli Houston Rockets: non giocherà per almeno due settimane

(AP Photo/David J. Phillip)
(AP Photo/David J. Phillip)

Aggiornamento del 26 aprile: I Golden State Warriors hanno diffuso i risultati della risonanza magnetica fatta per valutare la gravità dell’infortunio di Curry: si tratta di una distorsione di primo grado al ginocchio destro, e il giocatore sarà nuovamente esaminato tra due settimane. Questo significa che fino ad allora non potrà sicuramente giocare: tra due settimane, i Warriors saranno presumibilmente a metà del secondo turno dei playoff (dato che molto probabilmente vinceranno la serie contro i Rockets).

***

Stephen Curry, il più forte giocatore dell’NBA insieme a LeBron James, si è infortunato domenica sera durante una partita di playoff tra i Golden State Warriors, la sua squadra, e gli Houston Rockets. La partita era la quarta della serie che i Warriors stanno giocando contro i Rockets, al primo turno dei playoff: alla fine del secondo quarto, Curry è scivolato mentre difendeva su un tiro da tre di Trevor Ariza dei Rockets. Il ginocchio destro di Curry ha fatto una torsione strana, e lui è uscito zoppicando dal campo. Dopo l’intervallo, nel corso del terzo quarto, i Warriors hanno comunicato che l’infortunio di Curry era una distorsione al ginocchio e che non sarebbe rientrato in campo. La partita, che si giocava a Houston, è stata comunque stravinta dai Warriors, 121 a 94, che si sono portati sul 3 a 1 nella serie: devono vincere ancora una partita per superare il turno.

Curry è il playmaker dei Warriors, il giocatore più forte e determinante della squadra, e il più discusso per via del suo gioco molto particolare: quest’anno nella regular season ha mantenuto una media di oltre 30 punti a partita e secondo tutte le previsioni vincerà per il secondo anno consecutivo il premio dell’MVP, consegnato ogni anno al giocatore più importante per la sua squadra nell’NBA. Ma i Warriors, che l’anno scorso hanno vinto il loro primo titolo NBA in 40 anni e che anche quest’anno sono i favoriti, sono una squadra molto efficiente e completa, e hanno dimostrato già in diverse occasioni di sapersela cavare molto bene – e di essere una squadra “da titolo” – anche senza Curry.

Curry si era già infortunato durante gara 1 della serie contro i Rockets, in maniera apparentemente meno seria rispetto a ieri sera: si era slogato una caviglia, e aveva saltato gara 2 e gara 3, vinte rispettivamente dai Warriors e dai Rockets. Domenica sera dopo l’uscita dal campo di Curry, che fino ad allora aveva segnato solo 6 punti, i Warriors hanno dominato la partita grazie alle ottime prestazioni dell’ala piccola Klay Thompson e dell’ala grande Draymond Green. Quest’anno invece i Rockets, nonostante la presenza di ottimi giocatori come James Harden e Dwight Howard, sono una squadra senza un vero gioco e molto divisa e disorganizzata.

Dopo la partita Curry ha detto ai giornalisti che l’infortunio è stato molto doloroso, ma che si riprenderà. Curry sarà sottoposto a una risonanza magnetica lunedì, che darà informazioni più precise sulla gravità della distorsione e soprattutto sui tempi di recupero: per ora i giornalisti non escludono che possa tornare in campo per gara 5, che si giocherà mercoledì in casa dei Warriors, a Oakland. Solitamente i giocatori dell’NBA hanno recuperi molto brevi e tornano in campo in fretta: vista la netta superiorità dei Warriors rispetto ai Rockets, è anche possibile che Curry venga tenuto a riposo fino al molto probabile turno successivo dei playoff, che i Warriors giocheranno contro il vincitore della serie tra Los Angeles Clippers e Portland Trail Blazers (per ora sono in vantaggio i Clippers per 2 a 1). I commentatori americani hanno notato però come nelle interviste post-partita dell’allenatore dei Warriors Steve Kerr non ci fosse molto ottimismo su un veloce ritorno di Curry.

Steph Curry walks gingerly out of the stadium after today’s game.

Un video pubblicato da SportsCenter (@sportscenter) in data: