Copertine di libri come “promesse da mantenere”
Sono quelle della piccola casa editrice Exòrma, che pubblica narrativa e libri di viaggi
Exòrma è l’editore che organizza il Festival della Letteratura di Viaggio che si svolge ogni anno alla fine di settembre a Roma (l’ultima edizione si è tenuta dall’11 al 13 settembre 2015). Nel logo della casa editrice, fondata nel 2009, la “E” iniziale è disegnata come una lettera epsilon greca: il nome Exòrma riprende un verbo greco che significa “mollare gli ormeggi” ed è stato scelto perché il progetto editoriale è legato al tema del viaggio. Exòrma pubblica libri di arte, narrativa, viaggi e fotografia: la sua collana di narrativa si chiama “quisiscrivemale”, quella di libri di viaggio – la prima della casa editrice – “Scritti Traversi”. Il direttore editoriale ed editore Orfeo Pagnani ha spiegato al Post come nascono le copertine per queste collane, dicendo che sono simili a “promesse da mantenere”: e infatti su quelle di narrativa si possono leggere brevi estratti dei libri già sulla copertina. Exòrma è nata da uno studio di progettazione grafica diretto dallo stesso Pagnani e da Maura Sassara e per questo le scelte grafiche sono fatte all’interno della casa editrice.
Le copertine della collana di narrativa contemporanea “quisiscrivemale” cercano di non essere didascaliche: più che spiegare il contenuto dei libri, piuttosto eterogenei tra loro, vogliono incuriosire e invitare alla lettura, cercando di distinguersi all’interno della vasta offerta del mercato editoriale.
I libri di “Scritti traversi” non sono semplici reportage, ma integrano racconti di viaggio a riflessioni antropologiche, linguistiche, artistiche e letterarie. Il nome della collana è stato scelto per dire che questi libri vogliono “sbarrare il passo ai luoghi comuni, all’omologazione dei contenuti, alle strettoie dei generi”.