Chi è Matilde Gioli, che stasera è a “Rischiatutto”
Cose minime da sapere per chi la noterà in tv: recita da un paio d'anni, prima studiava filosofia
Matilde Gioli è un’attrice e modella di 26 anni e, da ora, anche conduttrice televisiva. Gioli è infatti la co-conduttrice – i tradizionalisti la chiamerebbero “valletta” – di Fabio Fazio nelle prime puntate della nuova edizione del Rischiatutto, il leggendario quiz televisivo degli anni Settanta. Le due puntate speciali vanno in onda giovedì 21 e venerdì 22 aprile, le altre invece in autunno. Nel Rischiatutto originale il conduttore era Mike Bongiorno e la valletta era Sabina Ciuffini, che oggi ha 65 anni e allora era al suo primo importante ruolo televisivo: divenne famosissima grazie al programma. Annunciando la scelta di Gioli come co-conduttrice Fazio ha detto: «Sabina rappresentava l’emancipazione e la libertà delle donne: abbiamo puntato su una bella e brava attrice che oggi interpreta questo ideale».
La valletta del @Rischiatutto il 21 e il 22 aprile sarà… @MatildeGioli pic.twitter.com/RckvTEE5Ln
— Fabio Fazio (@fabfazio) April 17, 2016
Il capitale umano
Anche Gioli è al suo primo importante ruolo in un programma televisivo: però è famosa dal 2014, quando uscì Il capitale umano di Paolo Virzì. Nel film Gioli interpreta Serena Ossola: suo padre Dino (interpretato da Fabrizio Bentivoglio) è un piccolo imprenditore brianzolo che fa di tutto per diventare e sembrare di essere più ricco e importante di quanto sia. Serena ha una relazione con il figlio di un importante uomo d’affari e Dino cerca di sfruttare la cosa per i suoi interessi.
Il capitale umano ebbe ottime recensioni, fu visto da molte persone e fu scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar. Nel film c’erano molti importanti attori e attrici: Gioli fu una di quelle di cui si parlò meglio. Prima del film Gioli si era laureata in Filosofia all’università Statale di Milano e non s’era mai interessata alla recitazione. In un’intervista del 2014 spiegò come finì per recitare in Il capitale umano. «Mia mamma è insegnante, uscendo da scuola ha notato un volantino attaccato a un semaforo, cercavano ventenni con accento milanese. Mi ha detto: “Buttati, sono solo comparse, non devi fare granché”. Invece il provino è stato selezionato e mostrato a Paolo [Virzì]».
Aristotele e il nuoto sincronizzato
Gioli – che è alta un metro e 68 centimetri ed è nata il 2 settembre 1989 a Milano – ha vissuto per molti anni a Madesimo, una località sciistica in provincia di Sondrio. Gioli ha fatto le superiori a Milano – al Liceo classico Cesare Beccaria – e si è poi iscritta alla facoltà di Filosofia, per una laurea triennale: ha fatto la tesi sull’etica di Aristotele. Quando non studiava – e ancora non recitava – Gioli ha fatto nuoto sincronizzato a livello agonistico, come atleta e poi come allenatrice: «L’acqua è il mio elemento, ma ho dovuto mollare tutto per il cinema», spiegò nel 2014.
Matilde Lojacono e Angelina Jolie
“Gioli” è il cognome della madre; Lojacono è invece il cognome del padre, morto di tumore alcuni anni fa. In un’intervista del gennaio 2014 a Studio, Gioli spiegò: «È stato Virzì a suggerirmi di usare quello, quando ha saputo che è toscano [come Virzì]». «Mi fa tenerezza farmi chiamare come mamma, oltre a costituire una forma di autodifesa: Matilde Gioli non sono io, è l’alter-ego con cui ho iniziato a fare questo gioco». È poi facile far caso al fatto che c’è una chiara assonanza tra Gioli e Jolie, il cognome dell’attrice Angelina Jolie, a cui Gioli è stata spesso paragonata.
E poi?
A Studio Gioli disse: «Mi sono laureata in filosofia, ho appena iniziato i due anni di specializzazione: filosofia della scienza. Mi affascinano i temi della neuroscienza, ma capisci che ci vuole tempo, e io ne perdo già troppo di mio, figurati se mi metto a recitare». Dopo il successo del film però ha continuato a recitare. Nel 2014 ha avuto una parte in Il ruggito della leonessa, un episodio di Gomorra – La serie, e nel 2015 ha recitato in Solo per il weekend, Belli di papà (due commedie) e Un posto sicuro (un film drammatico). Nei prossimi mesi si potrà vedere Gioli in The Start Up di Alessandro D’Alatri e nel film per la tv Di padre in figlia. Nelle ultime settimane Gioli è anche stata protagonista di uno spot TIM che si è visto su internet e in tv ed è stato girato all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
L’Inter, Jennifer Lawrence e la politica italiana
Gioli ha una pagina Facebook seguita da quasi 10mila persone ma è attiva soprattutto su Instagram, dove ha più di 17mila seguaci. Sul suo profilo Instagram ci sono foto da eventi, sfilate e set ma anche immagini e video della sua vita privata, da cui si capisce per esempio che è tifosa dell’Inter.
In un’intervista a Io Donna ha spiegato che una delle sue attrici preferite è Jennifer Lawrence:
Non so come faccia, conserva grazia, potenza e talento, sottostando a uno stress martellante, mi fa paura l’essere imprenditrice di te stessi, è una responsabilità enorme: non puoi sbagliare mai. Ho sempre bisogno di persone accanto che mi rassicurino, che possano consigliarmi bene, anche se di carattere sono orgogliosa, preferisco farcela da sola, magari sbagliando. Tendenzialmente però ce la faccio da sola.
A Studio Gioli ha invece parlato anche di politica: era però un’intervista di più di un anno fa, non è dato sapere se le sue idee siano nel frattempo cambiate:
Una foto pubblicata da Matilde Lojacono Gioli (@matildegioli) in data:
La rivincita della tua generazione sta in Matteo Renzi?
Chissà. Purtroppo le dinamiche della politica mi sembrano sempre oscure, anche se spesso è tutto tristemente molto chiaro. Non mi sbilancio, un po’ perché non voglio dire cagate, un po’ perché le mie idee preferisco tenerle per me.Diranno che voi ventenni siete tutti grillini.
Alla rivolta di pancia credo ancora meno. Nel Movimento 5 Stelle vedo persone anche capaci, ma mi sembra poco credibile politicamente quello che stanno facendo in Parlamento. Credo in una rivoluzione dell’umanità, se mi permetti questo slancio da utopista, un raccoglimento collettivo che metta insieme chi in questi anni ha militato e chi come me ha osservato da lontano. Poi, è vero, dovrei essere la prima a fare qualcosa, a scendere in piazza, e ammetto che invece mi faccio prendere dalla pigrizia.