Storia dei leggings, mai fuori moda
Per quelli pronti a criticarli prima ancora di leggere: oltre che Madonna e Sandy di "Grease" li portava anche Audrey Hepburn
I leggings, i pantaloni molto aderenti in tessuto elasticizzato usati in alternativa ai collant coprenti, vanno di moda da decenni e, nonostante le cicliche e accese discussioni tra chi li indossa e chi li detesta, non accennano a smettere. Un articolo della rivista di moda Refinery29 ne racconta la lunga storia. Esistono dagli anni Cinquanta quando furono proposti da Emilio Pucci e poi anche da Mary Quant (considerata l’inventrice della minigonna) negli anni Sessanta in abbinamento ad abiti corti e a scarpe alte col plateau. Proprio Emilio Pucci coniò il termine “fuseaux” (da “fuso” per la forma del corpo femminile quando li indossa), con cui si chiamavano i leggings in Italia fino agli anni Duemila. Nel 1960 Pucci lanciò i pantaloni Viva che avevano un passante elastico da tenere sotto la pianta del piede per mantenere più tesa la stoffa dei fuseaux. Pucci lanciò anche il modello cosiddetto “capri”, ovvero quello dei pantaloni attillati e con una lunghezza compresa tra ginocchio e caviglia: il modello indossato ad esempio da Audrey Hepburn in Sabrina.
Audrey Hepburn indossa dei pantaloni capri in una scena di Sabrina (1954).
Una modella indossa abiti di Emilio Pucci, tra cui un paio di fuseaux, nel 1976 (Keystone Pictures USA/ZUMAPRESS.com).
Negli anni Settanta andavano di moda pantaloni più larghi, ma nella scena finale di Grease, uscito nel 1978 anche se ambientato negli anni Cinquanta, Sandy (interpretata da Olivia Newton-John) indossa un paio di leggings di pelle nera. La Sandy in versione “cattiva ragazza”, con permanente, sigaretta e leggings di pelle apre la porta allo stile degli anni Ottanta, di cui i leggings sono un elemento importante. Vogue fa risalire l’invenzione dei veri e propri leggings alla stilista Patricia Field, poi diventata costumista di serie tv famose come Sex & The City.
Olivia Newton-John indossa dei leggings di pelle nel film Grease, uscito nel 1978.
Negli anni Ottanta la popolarità dell’aerobica e lo sdoganamento dell’abbigliamento sportivo nella vita di tutti i giorni hanno favorito la diffusione dei leggings, che divennero più colorati, sgargianti e fluorescenti, come quelli che indossava Jane Fonda insieme a body e scaldamuscoli nei suoi famosi video tutorial di aerobica. Nel 1985 Madonna li indossò per il tour del disco Like a Virgin: erano un modello capri di pizzo che portava sotto una minigonna. Negli anni Novanta però i leggings divennero meno popolari, i pantaloni tornarono ad allargarsi mentre l’altezza della vita si abbassava.
Jane Fonda fa ginnastica in body, leggings e scaldamuscoli a Beverly Hills, il 6 gennaio 1980 (AP Photo/Nick Ut).
Solo dopo il 2005 cominciarono a riapparire in giro: inizialmente erano portati soprattutto con le minigonne di jeans, erano neri e non arrivavano fino alla caviglia, ma si fermavano un po’ sopra; ballerine e scarpe sportive come le Converse All Star erano l’accompagnamento più frequente. Poi le ragazze hanno iniziato a indossarli come veri e propri pantaloni: i modelli sono diventati un po’ più lunghi oltre che colorati, a tinta unita o con varie fantasie, da quelle floreali a quelle che riproducono le galassie dello spazio. Nel 2009 Lady Gaga fece diventare di moda quelli strappati, gli shredded leggings.
Probabilmente i leggings hanno aperto la strada anche al ritorno dei pantaloni e dei jeans aderenti, i cosiddetti “skinny”, che continuano a vedersi in giro nonostante i tentativi degli stilisti di superarli. Negli anni Duemila il marchio che più di tutti ha spinto per far tornare di moda i leggings, indossati anche al posto dei pantaloni, è stato American Apparel. Molti personaggi famosi hanno cominciato a portarli, sia nella vita di tutti i giorni sia sul palcoscenico. Negli ultimi anni sono nati i cosiddetti “treggins” e “jeggings”: i primi sono fatti di un tessuto più spesso rispetto ai leggings e a volte hanno delle tasche finte a simulare quelle dei jeans, i secondi invece sono più simili ai jeans, hanno tasche vere e si slacciano come normali pantaloni.
Alcuni modelli di leggings di American Apparel in vendita sul sito dell’azienda (American Apparel).
Il ritorno di moda dei leggings è stato accompagnato da molte critiche: chi dice che non sono adatti a tutti i tipi di corpo e che solo le ragazze magre li dovrebbero indossare, chi sostiene che favoriscano lo sviluppo della candida perché sono molti stretti nella zona tra gamba e inguine creando le condizioni di ambiente ideali per la sua diffusione. Molti ribadiscono che non dovrebbero essere utilizzati come pantaloni ma un’alternativa ai collant. Secondo chi li indossa però sono molto comodi e versatili, possono essere usati sia in contesti informali che formali a seconda di vestiti, scarpe e accessori a cui li si abbina.