Ryan O’Neal ha 75 anni
Il nome non si sente da un po' ma le foto vi aiuteranno, oppure questi titoli: "Barry Lyndon", "Love Story"
Ryan O’Neal, che oggi compie 75 anni, è uno di quegli attori di cui non tutti sanno il nome ma di cui quasi tutti ricordano almeno un ruolo.
È stato per esempio Oliver Barrett IV, l’attore protagonista di Love Story, in cui l’attrice protagonista era Ali MacGraw. Love Story divenne il film con i migliori incassi che la Paramount Pictures avesse prodotto fino a quel momento e fu nominato a sette Oscar. Nel 2002 l’American Film Institute mise il film al nono posto della classifica dei migliori film romantici del Novecento, davanti a Luci della città di Charlie Chaplin e a La vita è meravigliosa di Frank Capra. Gli altri film più importanti di O’Neal arrivarono tutti negli anni Settanta: Ma papà ti manda sola? nel 1972, Paper Moon – Luna di carta nel 1973, e, soprattutto, Barry Lyndon di Stanley Kubrick nel 1975.
O’Neal ha recitato anche dopo gli anni Settanta e continua a farlo ancora – per esempio ha una parte nella serie tv Bones, in onda dal 2005 – ma dopo Barry Lyndon non ha più fatto film di quel livello, che si ricordino ancora oggi. Sempre degli anni Settanta sono anche due ruoli per cui O’Neal fu preso in considerazione e poi non scelto: secondo IMDb si pensò a lui per il ruolo di Michael Corleone nel Padrino e per fare il protagonista in Rocky, il film scritto e poi interpretato da Sylvester Stallone. Stallone non fu la prima scelta per interpretare il pugile Rocky Balboa, ma lui vendette i diritti per trarre un film dalla sceneggiatura solo a patto che il ruolo da protagonista fosse dato a lui.
Nella sua carriera O’Neal è stato nominato per un Oscar e due Golden Globes. Il premio più importante che ha vinto è però un David di Donatello come Miglior attore straniero grazie a Love Story: oggi non succede più ma fino a metà degli anni Novanta i David di Donatello – i premi del cinema italiano – assegnavano premi anche a film e attori stranieri. Love Story è, tra le altre cose, famosissimo per la sua colonna sonora. Anche questa, magari non sapete che è di Love Story, ma l’avete sentita di sicuro.
O’Neal è nato a Los Angeles, in California, il 20 aprile 1941: i suoi genitori sono lo scrittore e sceneggiatore Charles O’Neal e l’attrice Patricia Callaghan. Visse per alcuni anni in Germania, dove studiò alla Munich American High School di Monaco e iniziò a lavorare come stuntman per la televisione tedesca, e tornò negli Stati Uniti dove si divise tra il lavoro da stuntman, il nuoto e la boxe. Il suo primo importante ruolo da attore fu nella soap opera degli anni Sessanta Peyton Place, in cui recitò insieme a Mia Farrow. Nel 1963 O’Neal sposò l’attrice Joanna Moore: la loro figlia – Tatum O’Neal – recitò con il padre in Paper Moon – Luna di carta e vinse l’Oscar a 10 anni. Tatum O’Neal è ancora oggi l’attrice più giovane ad aver vinto un Oscar.
I ruoli per cui O’Neal è davvero conosciuto sono però quelli da attore protagonista in Love Story e Barry Lyndon, diretto da Stanley Kubrick, tratto dal romanzo Le memorie di Barry Lyndon di William Makepeace Thackeray e ambientato in Irlanda nel Settecento. Nel film O’Neal interpreta Redmond Barry Lyndon, un giovane piuttosto povero che punta però ad arricchirsi attraverso una poco onesta scalata sociale.
Nel 1977, due anni dopo Barry Lyndon, O’Neal recitò in un altro film importante e ancora ricordato: Quell’ultimo ponte, un film di guerra di Richard Attenborough. Nel film O’Neal ebbe però una parte piuttosto marginale, d’altra parte nel cast con lui c’erano attori come Michael Caine, Sean Connery, Gene Hackman, Anthony Hopkins, Laurence Olivier e Robert Redford.
Nel 1967 O’Neal divorziò da Moore e sposò l’attrice Leigh Taylor-Young, da cui divorziò sette anni dopo. Dal 1979 O’Neal ha poi vissuto con l’attrice Farrah Fawcett: dalle sue relazioni sono nati quattro figli. Negli anni in cui era famoso, O’Neal era considerato un attore molto affascinante: oltre alle donne con cui ha avuto dei figli si scrisse di sue relazioni con molte altre famose donne del mondo della moda e dello spettacolo. Negli ultimi anni si è parlato di O’Neal soprattutto per certi ruoli poco apprezzati – è stato spesso nominato ai Razzie Awards, il contrario degli Oscar – e per la sua vita privata: nel 2001 gli fu diagnosticata la leucemia e nel 2012 O’Neal disse di avere un cancro alla prostata. Si parlò di lui anche dopo che nel 2008 fu arrestato insieme al figlio per possesso di anfetamine. Di O’Neal si è parlato di nuovo a febbraio, quando andò ad Harvard, dove è ambientato Love Story, insieme ad Ali MacGraw.
Ali MacGraw and Ryan O’Neal reunite at Harvard proving that you can find love in college: https://t.co/HL41BwgQc5 pic.twitter.com/6jGzazMffB
— Vulture (@vulture) February 2, 2016