Il pastafarianesimo sta vincendo
La religione-parodia di chi venera il "Prodigioso Spaghetto Volante" magari non sarà mai ufficialmente riconosciuta, ma suscita le domande giuste
di Noah Feldman − Bloomberg
Cosa definisce una religione? Nonostante questa domanda sia fondamentale per analizzare la libertà religiosa da un punto di vista giuridico, i tribunali evitano di affrontarla. La Corte Suprema degli Stati Uniti, per esempio, non si è mai pronunciata sulla questione in modo concreto: il risultato è che i tribunali americani non sostengono come si definisce una religione, ma pensano di saper riconoscerne una quando se la trovano davanti.
All’inizio di aprile una corte d’appello americana si era dimostrata scettica sul fatto che una religione fondata sull’uso di sostanze allucinogene potesse essere considerata tale. La settimana scorsa, invece, un tribunale distrettuale federale americano ha respinto la singolare richiesta di un detenuto nel Nebraska motivando la decisione con il fatto che la sua fede, il pastafarianesimo, non è una religione ma una parodia. La questione del pastafarianesimo è senza dubbio divertente, ma è anche una cosa seria. I fedeli di questa religione-parodia stiano avanzando un serie di richieste importanti − sia teologiche che costituzionali − in fatto di religione, che potrebbero spingere i tribunali a creare nuove leggi sulla libertà religiosa. Nello specifico il caso ha riguardato Stephen Cavanaugh, un detenuto del Nebraska State Penitentiary che dice di essere membro della Chiesa Pastafariana e aveva chiesto quindi di poter indossare in testa uno scolapasta, in osservanza della sua fede religiosa. Il tribunale distrettuale ha respinto la sua richiesta.
Per chi non conoscesse il pastafarianesimo, i suoi concetti fondamentali sono espressi nel Libro sacro del Prodigioso Spaghetto Volante. In sostanza, come ha spiegato anche il tribunale del Nebraska che ha respinto la richiesta di Cavanaugh, la dottrina pastafariana si è sviluppata in risposta al concetto di “disegno intelligente”, un movimento sociale e intellettuale secondo cui la vita sulla Terra è stata creata da una forza vivente intelligente, cioè da Dio. La teoria del “disegno intelligente” è stata sviluppata almeno in parte nel tentativo − non riuscito − di trovare un modo legale per introdurre nelle scuole pubbliche americane l’insegnamento di una forma aggiornata del creazionismo, che secondo i suoi sostenitori sarebbe un concetto laico e non religioso. Il fondatore del pastafarianesimo e autore del suo libro sacro, Bobby Henderson, ha preso la teoria del disegno intelligente e l’ha portata un passo oltre: secondo Henderson, se è stata una forza intelligente superiore ad aver creato la vita, è altrettanto probabile che questa divinità onnipotente possa essere un “prodigioso spaghetto volante” (il “Dio” venerato dai pastafariani). Uno volta scritto il testo sacro, intorno al pastafarianesimo hanno iniziato a svilupparsi riti e spuntare i primi seguaci. Il pastafarianesimo prevede che ogni venerdì sia festa e per eseguire i suoi riti bisogna travestirsi da pirati.
La settimana scorsa a Akaroa, un piccolo paese in Nuova Zelanda, si è svolto il primo matrimonio pastafariano riconosciuto del mondo. Le immagini della cerimonia mostrano la coppia e il “prete” pastafariano vestiti come i personaggi di Pirati dei Caraibi. Sembra che il prete abbia sancito l’unione della coppia con queste parole: «Possano le vostre vele essere gonfie e la vostra bussola veritiera, e possa il vostro compagno spaghettoso tenervi al caldo e farvi felici durante tutti i giorni e le notti che trascorrete lungo il vostro viaggio insieme». La Nuova Zelanda riconosce la religione pastafariana, o perlomeno le leggi del paese consentono ai suoi sedicenti ministri di celebrare matrimoni. Il tribunale del Nebraska, invece, la pensa diversamente: la corte ha riconosciuto la difficoltà nel valutare il caso di Cavanaugh, dal momento che «il pastafarianesimo, in quanto parodia, è stato ideato con l’intento di assomigliare a una religione».
Il tribunale ha ammesso «candidamente» che in questo caso i precedenti giuridici non si sono dimostrati molto d’aiuto, concludendo però che considerare la parodia di una religione al pari di una religione vera e propria sarebbe un errore. «Pensare che il libro sacro del pastafarianesimo faccia del proselitismo nella sincera convinzione che esista una divinità con le sembianze di spaghetti soprannaturali è una tesi valida quanto sostenere che Una modesta proposta di Jonathan Swift esorti al cannibalismo». In un certo modo modo perverso, la decisione del tribunale ha un che di poetico. Nonostante secondo i suoi sostenitori la teoria del disegno intelligente non sarebbe una cosa religiosa, un tribunale federale americano ha deciso che invece lo è; al contrario il pastafarianesimo sostiene di essere una religione, ma un tribunale federale ha stabilito che non è così.
Il tribunale potrebbe anche avere torto: anche se effettivamente il pastafarianesimo è nato come parodia, nel corso del tempo ha sviluppato riti, seguaci e credenze, ovvero alcuni dei fattori sociologici fondamentali associati alla descrizione di una religione. Il pastafarianesimo, inoltre, si fonda su una parodia che ha un intento serio: dimostrare l’inconsistenza non solo della teoria del disegno intelligente, ma anche di tutte le religioni organizzate. Un’affermazione che si potrebbe tranquillamente definire come teologica. È del tutto plausibile che nella vita dei suoi seguaci il pastafarianesimo abbia lo stesso peso che la religione ha per un credente. In quest’ottica il pastafarianesimo è una religione almeno tanto quanto l’ateismo o l’umanismo, che in passato sono stati considerati religioni davanti alla legge federale da parte di tribunali americani (questione lunghissima e controversa, certo). La cosa più importante sul pastafarianesimo è che ci obbliga a porci la difficile domanda di cosa dovrebbe essere considerato una religione. Questa parodia intelligente vuole farci riflettere: anche se non dovesse mai ottenere un riconoscimento giuridico nella maggior parte dei paesi del mondo, quest’obiettivo il pastafarianesimo l’ha già raggiunto.
© 2016 − Bloomberg