I morti per il terremoto in Ecuador sono più di 400
Ma si teme che questo numero possa salire ancora, mentre continuano i soccorsi
Al momento il numero dei morti per il terremoto in Ecuador è salito a 413, ma ci sono ancora molte persone disperse e intrappolate tra le macerie. La scossa più violenta è stata quella di magnitudo 7,8 nella notte tra sabato e domenica 17 aprile: l’epicentro è stato vicino alla città costiera di Muisne, ma sono stati riportati danni fino a 300 chilometri di distanza e le scosse sono state avvertite anche nella capitale Quito. Nelle 36 ore successive alla prima scossa ce ne sono state circa altre 300, con magnitudo fino a 6,1. Il nuovo bilancio sui morti è stato dato dal governo lunedì sera.
I danni del terremoto sono stati estesi e molto gravi. Ci sono stati danni a case, strade, edifici pubblici e ponti e in tutto ci sono stati circa 2.500 feriti. Secondo la Croce Rossa circa 100.000 persone avranno bisogno di assistenza nei prossimi giorni, soprattutto nelle aree meno accessibili e più vicine all’epicentro del terremoto, dove interi paesi sono stati distrutti e le persone stanno dormendo all’aperto tra le rovine. Nella città di Pedernales, che si trova molto vicina all’epicentro, si teme che ci siano più di 400 morti. Secondo la Croce Rossa, tra le 3.000 e le 5.000 persone potrebbero aver bisogno di un alloggio temporaneo.
Intanto in diverse parti del paese sono ancora in corso le operazioni di soccorso. Lunedì la Protezione civile ha recuperato tre persone intrappolate da più di 32 ore tra le macerie di un centro commerciale nella città di Manta. Sempre a Manta, sei persone tra cui due bambine sono state recuperate dalle macerie di un albergo crollato.