Come se la cava il nuovo Huawei P9
Molto bene: secondo le recensioni può fare concorrenza a Samsung e Apple, anche se non è perfetto
A inizio aprile Huawei, azienda cinese e terzo produttore al mondo di cellulari, ha presentato il P9, il suo nuovo smartphone con cui intende fare diretta concorrenza nella fascia alta dei dispositivi di questo tipo, la stessa di cui fanno parte gli iPhone di Apple e i Galaxy di Samsung. Il nuovo cellulare è stato presentato in due formati: il P9 con uno schermo da 5,2 pollici e il P9 Plus con un display da 5,5 pollici.
I due telefoni hanno caratteristiche simili, un design che ricorda molto i telefoni della concorrenza e sono molto più rifiniti rispetto ai modelli precedenti, con materiali più pregiati e una maggiore attenzione per alcuni dettagli. Le recensioni uscite finora, non moltissime, sono nel complesso positive e dedicano particolare attenzione alla fotocamera a due obiettivi dei P9, sviluppata da Huawei in collaborazione con Leica, storico marchio di macchine fotografiche. Il prezzo del P9 è in linea con gli smartphone più evoluti e inizia da circa 600 euro con la versione da 32 GB.
Il Guardian scrive che il P9 è uno “degli smartphone più belli da vedere attualmente disponibili, con linee pulite, spigoli arrotondati e con un design poco pretenzioso”, al pari di un iPhone 6S. Sta comodamente in mano ed è meno scivoloso rispetto ad altri telefoni della concorrenza, che talvolta danno l’idea di avere a che fare con una saponetta. Pesa 144 grammi e ha uno spessore di 6,95 millimetri, più sottile sia del nuovo Galaxy S7 sia dell’iPhone 6S. Lo schermo è uno dei migliori tra quelli in circolazione, soprattutto per quanto riguarda la resa dei colori, anche se è un po’ meno definito rispetto a quello del Samsung Galaxy S7.
Il P9 è veloce, ma sempre il Guardian ricorda che parte della sua capacità di calcolo si perde per strada a causa di EMUI, la versione personalizzata di Android che Huawei sviluppa per i suoi smartphone. È basata su Android 6.0 Marshmallow ed è più pulita rispetto alle edizioni precedenti, e per moltissime cose ricorda la grafica di iOS, il sistema operativo degli iPhone. Il fatto di non avere le classiche funzionalità di Android facilmente accessibili potrebbe non piacere a tutti.
Huawei ha posizionato il sensore per le impronte digitali sul retro del telefono, e non sul tasto “Home” in fondo alla schermo come fa la maggior parte dei produttori. Il sensore è comunque molto rapido e, se il telefono è già attivo, impiega poche frazioni di secondo per sbloccare lo schermo. Per il Guardian, il P9 è il miglior smartphone mai realizzato da Huawei e si avvicina molto agli iPhone e ai Galaxy, non fosse per EMUI che lo penalizza un po’.
The Verge ha dedicato una serie di domande e risposte alla fotocamera del P9, una delle novità su cui Huawei ha puntato di più per promuovere il suo telefono. Nella parte posteriore, lo smartphone ha due fotocamere da 12 megapixel: una ha un classico sensore a colori, l’altra ha un sensore monocromatico per i toni di grigio in grado di cogliere più dettagli legati alle condizioni di luce. A ogni scatto, il P9 mette insieme le informazioni provenienti dai due sensori per offrire un’immagine migliore, sfruttando anche alcuni accorgimenti software. Basandosi sulle immagini fornite da Huawei, The Verge ha concluso che le fotografie scattate dal P9 sono notevoli, ma che risultati analoghi si riescono comunque a raggiungere con buona parte degli smartphone più costosi e che saranno necessarie altre prove dal vero per valutare la resa effettiva.
Anche il Wall Street Journal ha dedicato particolare attenzione alla nuova fotocamera doppia del P9, del resto una delle poche novità introdotte nella tecnologia degli smartphone negli ultimi tempi. Da un confronto con quella dei Samsung Galaxy S7 e degli iPhone 6S, ha concluso che la fotocamera del P9 dà risultati migliori in scarse condizioni di luce, anche se non così marcatamente rispetto allo smartphone di Samsung. Utilizzando le due fotocamere, il P9 rileva la profondità di campo e attraverso il suo software dà la possibilità di mettere a fuoco oggetti in primo piano, sfocando il resto dell’immagine. Il risultato è notevole e insolito rispetto alla maggior parte degli smartphone, ma il WSJ spiega che il Samsung Galaxy S7 riesce a fare qualcosa di analogo con un unico obiettivo, ottenendo talvolta risultati migliori e più realistici.
Secondo 9to5Google, sito che si occupa di tutte le cose che succedono intorno a Google (che ha la proprietà di Android), il P9 “scatta fotografie fantastiche” e se la cava bene anche nei casi di controluce; i colori e la definizione sono buoni, così come si possono ottenere risultati insoliti per gli smartphone grazie alla messa a fuoco manuale. Il sistema con le due fotocamere funziona molto bene anche in scarse condizioni di luce, uno dei punti deboli della maggior parte degli smartphone.
9to5Google ha anche testato la durata della batteria: dice che “è più che accettabile” e che garantisce una giornata di utilizzo intenso senza la necessità di dovere ricaricare il telefono prima che sia finita. Il risultato è raggiunto grazie alla batteria piuttosto grande (3.000 mAh) e alla combinazione delle soluzioni presenti su Android per risparmiare la carica con alcune novità introdotte da Huawei. Le critiche si concentrano più che altro su EMUI, che non dà la possibilità di sfruttare pienamente Android e le funzioni più recenti introdotte da Google.
Per Yahoo Tech, il P9 di Huawei è esteticamente “un capolavoro”, ma non è escluso che alcuni lo possano trovare più piccolo rispetto ai concorrenti, concludendo che sia più fragile. Sulla potenza di calcolo, il P9 perde nei confronti dei Samsung più recenti, ma è comunque molto veloce e garantisce un’esecuzione rapida e soddisfacente delle applicazioni. Nel complesso, Yahoo Tech continua a consigliare l’acquisto di un Galaxy S7 o di un LG G5 come migliori smartphone Android sul mercato, ma ammette che il P9 si avvicina molto ai suoi concorrenti e potrà piacere a chi cerca qualcosa di diverso dai soliti marchi.