Come si comprano i vestiti su Messenger
Il primo rivenditore di abbigliamento che parla con gli utenti di Messenger attraverso un bot è Spring
Il 12 aprile, alla F8 di San Francisco, Mark Zuckerberg ha annunciato le novità che riguarderanno Facebook nei prossimi anni: tra queste, ci sono i bot su Messenger, l’app per scambiarsi messaggi istantanei legata alla chat di Facebook. I bot permettono di ricevere in forma automatica assistenza dalle aziende o aggiornamenti dai siti di notizie (ad esempio, dalla rete televisiva americana CNN), ma anche per fare shopping direttamente da Messenger. Qualsiasi azienda potrà utilizzare i bot su Messenger e tra le prime a farlo per ora c’è Spring, un rivenditore di abbigliamento di diversi marchi mobile-first, cioè che come primo canale di vendita utilizza una app per smartphone; Spring è stato fondato nel 2014. Prima di Spring, nel 2015 Facebook aveva condotto esperimenti con alcune aziende, tra cui la casa di moda Everlane, che aggiornava i clienti sui loro ordini attraverso Messenger e permetteva di usare l’app per fare acquisti.
Facebook li chiama “acquisti tramite conversazione” e per le aziende sono un modo per raggiungere i più di 900 milioni di utenti di Messenger. Oltre a Spring, su Messenger ci sono anche altri rivenditori, tra cui Shopify, Tieks e Zulily. Negli Stati Uniti si possono anche ordinare fiori grazie al bot di 1-800 Flowers o ricevere aggiornamenti meteorologici da quello di Hi Poncho (che risponde “Zzz” se gli scrivete di mattina dall’Italia, dato che il servizio è rivolto agli americani).
Quella che per Facebook è una novità è però la norma da tempo per un altro social network: WeChat. Il corrispondente cinese di WhatsApp si è trasformato da una semplice app per scambiarsi messaggi istantanei in una piattaforma per giocare, fare acquisti, chiamare un taxi e altro: in pratica la via privilegiata per accedere a Internet dagli smartphone. Non è la prima volta che WeChat lancia una nuova tendenza che poi arriva su altri social network: sia i messaggi vocali sia gli sticker sono stati disponibili prima sulla app cinese che su quelle occidentali.
Come si fanno acquisti su Spring tramite Messenger
Per iniziare a conversare con il bot di Spring bisogna andare sulla pagina Facebook dell’azienda, che si chiama Shop Spring, e cliccare sull’icona “Messaggio”. Il bot inizialmente chiede se si vuole guardare l’abbigliamento da donna (“Women’s items“) o quello da uomo (“Men’s items“), poi chiede di scegliere tra vestiti, scarpe e accessori. Se si scelgono i primi, domanda a quale tipologia si è interessati: abiti (“Dresses“), maglie (“Tops“) o pantaloni e gonne (“Bottoms“).
Una volta scelta la tipologia di vestiti, il bot di Shop Spring chiede quale sia la fascia di prezzo in cui si vuole rimanere. Ci sono tre alternative: sotto 75 dollari (circa 67 euro), tra 75 e 250 dollari (che equivalgono a circa 220 euro), più di 250 dollari. A quel punto il bot propone alcune alternative, indicandone il prezzo: il cliente può decidere di acquistare uno dei prodotti proposti (“Buy this item“) oppure vederne altri simili (“See more like this“). Scorrendo a destra e sinistra si possono vedere cinque diverse opzioni. Una volta scelto il prodotto desiderato si viene reindirizzati al sito shopspring.com per completare l’acquisto; Messenger funge quindi da browser.
Tra i più di 800 marchi che mettono in vendita i loro capi di abbigliamento attraverso Spring ci sono Uniqlo, Urban Outfitters, lo stesso Everlane, e Marc Jacobs. Il fondatore e amministratore delegato di Spring Alan Tisch ha spiegato al sito di moda Fashionista che il bot tiene conto anche delle preferenze di acquisto espresse in precedenza dai clienti, se non è la prima volta che acquistano qualcosa su Spring. È comunque previsto anche l’intervento di un operatore umano per le richieste più specifiche e complesse.