Dalle rovine

di Luciano Funetta (Tunué)

Il protagonista di questo romanzo, l'opera di esordio di Funetta, è un collezionista di serpenti, Rivera, che entra nel mondo della pornografia artistica grazie a un video amatoriale.

La casa editrice Tunué, specializzata in fumetti, ha aperto una collana di narrativa, diretta dallo scrittore Vanni Santoni, da poco più di un anno. Questo è il primo libro di Tunué a entrare nella dozzina dello Strega anche se già l'anno scorso Stalin + Bianca di Iacopo Barison era stato candidato.

Dalle rovine è stato presentato dagli scrittori Lorenzo Pavolini e Luca Ricci.

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Le streghe di Lenzavacche

di Simona Lo Iacono (e/o)

È ambientato nel 1938 in Sicilia e racconta la storia di una famiglia composta da un bambino, Felice, la madre Rosalba e la nonna Tilde. Le due donne sostengono di essere le discendenti di un gruppo di mogli abbandonate e ragazze rifiutate perché incinte, e che nel XVII secolo andarono a vivere insieme al di fuori del paese di Lenzavacche: le cosiddette "streghe di Lenzavacche", che furono uccise insieme ai loro figli. Nella seconda parte del libro c'è il testamento di una di loro, Corrada Assennato, scritto nel 1699 e contenente una serie di profezie fino al 1950.

È stato candidato allo Strega dallo scrittore e giornalista Paolo Di Stefano e dalla scrittrice e traduttrice Romana Petri.

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La reliquia di Costantinopoli

di Paolo Malaguti (Neri Pozza)

Ambientato tra il Quattrocento e il Cinquecento, questo romanzo d'avventura racconta la ricerca di alcune reliquie cristiane a partire da Venezia. I protagonisti sono il chierico Gregorio e il mercante ebreo Malachia; le reliquie sono "i frammenti di Paradiso", oggetti appartenuti a santi e disseminati in varie chiese.

La reliquia di Costantinopoli è stato candidato dallo scrittore Marcello Fois e da Alberto Galla, presidente dell'Associazione Librai Italiani (ALI).

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Il cinghiale che uccise Liberty Valance

di Giordano Meacci (minimum fax)

Meacci (uno degli sceneggiatori del film Non essere cattivo di Claudio Caligari) ha impiegato circa 10 anni per scrivere questo romanzo di oltre 400 pagine ambientato tra la fine degli anni Novanta e l'inizio degli anni Duemila in un immaginario paese toscano vicino al confine con l'Umbria, Corsignano. La storia riguarda numerosi abitanti del paese, e alcuni fantasmi. Il vero protagonista del racconto è però il cinghiale Apperbohr: Meacci ha inventato una grammatica e un vocabolario della lingua parlata dai cinghiali che si può leggere in appendice al testo.

Il romanzo è stato presentato allo Strega dal linguista Giuseppe Antonelli e dallo scrittore Diego De Silva.

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L’addio

di Antonio Moresco (Giunti)

L'ultimo romanzo di Moresco, molto più breve dei tre capitoli della Trilogia dell'increato (poco meno di 300 pagine), è ambientato nel mondo dei morti; il poliziotto D'Arco deve tornare nel mondo dei vivi per impedire una strage di bambini innocenti. È il primo libro di Moresco pubblicato da Giunti, dove lo scrittore ha seguito l'ex direttore editoriale di Mondadori Antonio Franchini.

L'addio è stato candidato dalla direttrice di Rai 3 e scrittrice Daria Bignardi e dallo scrittore Tiziano Scarpa.

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Conforme alla gloria

di Demetrio Paolin (Voland)

Ambientato nel 1985 tra Amburgo e Torino, il romanzo racconta la storia di Rudolph Wollmer, un sindacalista tedesco, figlio di un ex SS, e di Enea Fergnani, un ex prigioniero di Mauthausen, salvatosi dal lager grazie al suo talento artistico e diventato tatuatore. Al centro della vicenda c'è un quadro, chiamato "La gloria", che Wollmer trova nella casa ereditata dal padre.

Hanno candidato Conforme alla gloria Maria Rosa Cutrufelli, scrittrice e giornalista, e Elisabetta Mondello, docente di letteratura italiana contemporanea all'Università La sapienza di Roma.

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La figlia sbagliata

di Raffaella Romagnolo (Frassinelli)

Il romanzo inizia con un infarto che uccide il settantenne Pietro Polizzi mentre sta risolvendo un gioco della Settimana Enigmistica: in flashback vengono poi raccontati gli oltre quarant'anni di vita di coppia di Pietro e della moglie Ines, per spiegare lo strano comportamento di lei alla morte del marito. Infatti Ines non chiede aiuto, non avverte amici e famigliari e non si preoccupa di seppellire il marito.

Lo hanno candidato lo scrittore Fabio Geda e il linguista Giuseppe Patota.

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Se avessero

di Vittorio Sermonti (Garzanti)

È un'opera autobiografica che inizia nel maggio del 1945, quando tre partigiani si presentano armati alla porta di un villino di Milano, alla caccia di un ufficiale della Repubblica Sociale. Rutilio Sermonti (1921-2015), fratello dell'autore, è stato tra i fondatori del Movimento Sociale Italiano (MSI): nel dicembre 2014, Sermonti, che all'epoca aveva 93 anni, fu indagato per associazione sovversiva, con l'accusa di essere l'ideologo di un presunto gruppo neofascista denominato "Avanguardia Ordinovista". Il titolo del libro è una versione accorciata della frase: "Se avessero sparato a mio fratello".

È stato candidato dal poeta Franco Marcoaldi e dalla scrittrice e traduttrice Serena Vitale.

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La femmina nuda

di Elena Stancanelli (La nave di Teseo)

Protagonista di questo romanzo è una donna, Anna, che diventa molto gelosa del compagno, Davide, con cui ha una relazione da cinque anni, dopo aver scoperto i suoi tradimenti. È una storia di ossessione e del senso di perdita di dignità. Il romanzo è costruito come una lettera di confessione a un'amica: Anna racconta che legge di nascosto i messaggi e le email di Davide ed entra nel suo profilo Facebook. All'inizio della lettera c'è una citazione del film Eternal Sunshine of theSpotless Mind che dice: "Beati gli smemorati, perché avranno la meglio anche sui loro errori".

È stato candidato dallo scrittore Francesco Piccolo e dalla filologa Silvia Ronchey.

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