Il Boston Globe ha immaginato una prima pagina con Donald Trump presidente
È datata 9 aprile 2017, titola con "Iniziano le espulsioni" e contiene articoli un po' divertiti e un po' allarmati
Nell’edizione di oggi il Boston Globe, uno dei più rispettati e diffusi quotidiani degli Stati Uniti, ha pubblicato una finta prima pagina datata 9 aprile 2017 e incentrata sui disastri di un’eventuale presidenza di Donald Trump, il principale candidato Repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti. Il titolo di apertura è «Iniziano le espulsioni», intese come le espulsioni forzate di immigrati irregolari promesse da Trump in campagna elettorale. La finta prima pagina è stata pubblicata in apertura della sezione “Opinioni”, assieme a un editoriale dal titolo “Il Partito Repubblicano deve fermare Trump”.
We take @realDonaldTrump at his word https://t.co/tLcadvrdQa pic.twitter.com/Z4BnNQE5Ts
— Boston Globe Opinion (@GlobeOpinion) April 9, 2016
Anche gli altri titoli della pagina contengono critiche e prese in giro a Trump, fra il serio e il sarcastico: l’articolo sotto a quello di apertura si intitola: “I soldati americani si rifiutano di uccidere le famiglie dei miliziani dell’ISIS” (il riferimento è a una controversa proposta di Trump per combattere il terrorismo), mentre nel fondo in basso a destra si legge: «l’imperatore giapponese ha condannato formalmente le parole dell’ambasciatore degli Stati Uniti Kid Rock [noto cantante rock e sostenitore di Trump], per un discorso in cui ha invitato gli alleati degli Stati Uniti a «lasciare che il **** imprenditore gestisca questo **** paese come una **** di azienda».
Sempre nella sezione opinioni, il Boston Globe ha spiegato di avere realizzato la prima pagina finta su Donald Trump per «provare a prenderlo in parola»: «la visione di Donald Trump per il futuro di questo paese è profondamente allarmante e anti-americana, […] e promette di essere tanto spaventosa nella vita reale quanto sembra sulla carta». Il Boston Globe ha scritto anche che «i valori del partito Repubblicano meritano di essere portati avanti da uomini rispettati e onesti come Mitt Romney o Paul Ryan» – cioè rispettivamente il candidato presidente e vicepresidente dei Repubblicani alle elezioni del 2012 – suggerendo che dovrebbero candidarsi di nuovo in caso Trump o Ted Cruz non riuscissero a ottenere il numero minimo di delegati per ottenere la nomination (anche se questa possibilità sembra sempre più improbabile).
Attualmente Trump ha ottenuto circa 758 delegati: ha un vantaggio su Cruz, il secondo candidato più popolare, di più di duecento delegati, anche se ultimamente ha rallentato un po’. Le prossime primarie per i Repubblicani si terranno il 19 aprile nello stato di New York, dove per ora Trump è dato molto in alto dai sondaggi.