La storia di una condanna a morte in Somalia
Un fotografo di AFP ha assistito all'esecuzione di due affiliati di al Shabaab accusati di aver ucciso una giornalista lo scorso dicembre
Sabato 9 aprile due uomini sono stati uccisi a Mogadiscio, in Somalia, nel corso di un’esecuzione avvenuta davanti al fotografo di AFP Mohamed Abdiwahab. I due uomini, Abdirizak Mohamed Barow e Hassan Nur Ali, erano accusati di essere i leader di un gruppo di terroristi affiliati ad al Shabaab – un gruppo estremista islamista somalo – che lo scorso 3 dicembre uccisero Hindia Haji Mohamed, una nota giornalista locale. I due uomini erano stati condannati a morte lo scorso 26 marzo e sono stati uccisi nel cortile di un’accademia di polizia due settimane dopo.
Una delle fotografie scattate da Mohamed Abdiwahab pochi istanti prima dell’esecuzione
Hindia Haji Mohamed era una giornalista della radio e della TV pubblica somala. Suo marito, Liban Ali Nur, era stato ucciso in un attentato nel 2012. I due avevano sette figli. Mohamed è stata uccisa mentre tornava a casa dall’università di Mogadiscio. Poco dopo essere salita sulla sua automobile, una bomba sistemata sotto il sedile del guidatore è esplosa. Al Shabaab, gruppo somalo affiliato ad al Qaida, ha rivendicato l’attacco.
Diverse persone sono state arrestate con l’accusa di aver compiuto l’attacco e lo scorso 25 febbraio sei di loro sono state condannate. Quattro hanno ricevuto una condanna dai 10 ai 15 anni di carcere, mentre i due leader, Abdirizak Mohamed Barow e Hassan Nur Ali, sono stati condannati a morte. Secondo il “Centre for protection of journalists” (CPJ), negli ultimi cinque anni 25 giornalisti sono stati uccisi in Somalia, uno dei paesi considerati più pericolosi per svolgere questa professione.