Il trailer di “Rogue One: A Star Wars Story”, spiegato bene
Analizzato scena per scena, con tutto quello che c'è da sapere (c'è persino una specie di samurai)
di Luca Misculin – @LMisculin
È stato diffuso il primo trailer di Rogue One: A Star Wars Story, il primo di una trilogia di film che faranno da spin-off per la saga fantascientifica di Star Wars (di cui finora sono usciti sette film). Rogue One è una specie di prequel del primissimo film della saga, Una nuova speranza, e uscirà il 16 dicembre 2016. Finora si sapeva molto poco della trama: solamente che sarebbe stato incentrato sul gruppo di ribelli che riesce a rubare i piani per distruggere la Morte Nera, l’enorme stazione spaziale del malvagio Impero galattico, che viene distrutta alla fine di Una nuova speranza. Le vicende e i personaggi di Rogue One sono indipendenti dai film della saga principale, ma è probabile che ci saranno continui riferimenti e rimandi soprattutto ai film della trilogia “originale”, usciti fra il 1977 e il 1983.
Gli attori più famosi del cast sono Felicity Jones – che a quanto sembra dal trailer sarà la protagonista del film – nota per essere stata di recente la co-protagonista della Teoria del tutto, e Diego Luna, un attore messicano che si è visto ad esempio in Milk, The Terminal e Elysium. Abbiamo analizzato scena per scena il trailer, sperando di capirne qualcosa di più.
Il trailer inizia con una scena inusuale: Jyn Erso, il personaggio di Jones, viene scortata a forza da alcuni soldati vestiti con le uniformi della Ribellione, il gruppo clandestino che combatte il malvagio Impero galattico. È una scena strana perché nella trilogia originale i Ribelli sono dei “buoni” a tutto campo, e uccidono e compiono violenze solamente se attaccati o in situazioni di emergenza. Dall’audio si capisce anche che Erso ha commesso qualcosa di sbagliato, e che per questo sta ricevendo una specie di processo sommario: nella trilogia originale, niente faceva pensare che i ribelli avessero gerarchie o regole così rigide.
Mentre viene scortata, Erso passa davanti a una specie di ampio hangar, con soffitti molto bassi e interni in pietra. Molto probabilmente si tratta dell’interno della base ribelle del pianeta Yavin IV già vista durante Una nuova speranza, il primissimo film della saga. È quella da cui partono Luke Skywalker e gli altri piloti della Ribellione per la loro missione contro la Morte Nera. Nel trailer non si vedono riprese degli esterni, e non è chiaro se la produzione di Rogue One abbia usato lo stesso posto ripreso in Una nuova speranza (cioè il tempio maya di Tikal, in Guatemala). Sullo sfondo si intravedono le tipiche astronavi della Ribellione, le X-wing.
Erso viene condotta da Mon Mothma, un personaggio che nel corso della trilogia originale si è visto per circa venti secondi nel Ritorno dello Jedi, il terzo film, ma che ha un ruolo molto importante in Clone Wars – la serie animata ufficiale di Star Wars – e nel cosiddetto universo espanso, cioè i libri o fumetti di Star Wars pubblicati per conto della Lucasfilm da autori vari ma considerati solamente semi-ufficiali (tanto che la Disney ha detto che non ne sta tenendo conto, nella produzione dei nuovi film). Mothma è il cancelliere della Ribellione, il suo membro più alto in grado: nell’universo espanso, è la prima persona a diventare cancelliere della galassia dopo la morte dell’Imperatore Palpatine. Nei mesi scorsi era circolata la voce – evidentemente infondata – che in Rogue One Felicity Jones potesse interpretare proprio il personaggio di Mothma. L’attrice che interpreta la parte di Mon Mothma è Genevieve O’Reilly, che originariamente doveva recitare lo stesso personaggio nella Vendetta dei Sith, il terzo film della saga uscito nel 2005. La scena in cui compariva Mothma era stata poi tagliata nella versione finale del film, ma dieci anni dopo O’Reilly ha ripreso il suo ruolo originale (nel Ritorno dello Jedi, Mothma era stata interpretata dall’attrice britannica Caroline Blakiston, che oggi ha 83 anni).
Anche la stanza dove si tiene l’interrogatorio è familiare ai fan della saga: è quella dove la principessa Leia segue gli sviluppi della battaglia stellare per la distruzione della Morte Nera nella Nuova speranza.
Nel mezzo dell’interrogatorio viene brevemente introdotto il personaggio interpretato dall’attore messicano Diego Luna: da quel che si sa, è un pilota della Ribellione che aiuta Erso nella sua “missione”, cioè rubare i piani della Morte Nera.
Nel breve dialogo mostrato nel trailer, sembra che Mothma rimproveri a Erso i suoi metodi eccessivamente violenti. A queste accuse, Erso risponde: «questa è una ribellione, no? E io mi ribello». Alla fine del dialogo, viene mostrata una scena in cui Erso lotta corpo a corpo con alcuni stormtrooper, i soldati di terra dell’Impero, in un luogo sabbioso che ricorda la cittadina di Mos Eisley vista in Una nuova speranza (è quella dove Obi-Wan e Luke incontrano per la prima volta Han Solo).
Nella scena successiva si vede la Morte Nera in costruzione, con alcuni incrociatori stellari imperiali che ci girano attorno (per farsi un’idea di quanto è grande la Morte Nera: un incrociatore imperiale è grande così, più o meno).
Poco dopo viene mostrato un personaggio misterioso e probabilmente legato all’Impero, in piedi accanto a quelli che sembrano i piani della Morte Nera. Questo personaggio indossa una giacca e un mantello bianco, cosa strana per un ufficiale imperiale (che in Una nuova speranza indossavano solo vestiti grigi o scuri). Il personaggio in questione è interpretato dall’attore australiano Ben Mendelsohn, uno dei protagonisti della serie tv di Netflix Bloodline. Il Guardian ipotizza possa trattarsi di Wilhuff Tarkin, che in Una nuova speranza era il comandante della Morte Nera, ma per ora non c’è modo di saperlo con certezza.
Poco dopo veniamo introdotti ad altri due personaggi misteriosi: una specie di “guerriero” interpretato da Forest Whitaker (l’attore americano che nel 2007 ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista per L’ultimo re di Scozia) e uno stormtrooper con un’armatura scura che ricorda un po’ quella di Captain Phasma, lo stormtrooper-capo interpretato da Gwendoline Christie nel Risveglio della Forza.
In rapida successione vengono mostrate due scene difficili da collocare: un gruppo di uomini vestiti come piloti della Ribellione che sfilano ammanettati in un mercato, ed Erso mentre corre all’interno di un incrociatore stellare, o forse della stessa Morte Nera.
La scena successiva è probabilmente la più bizzarra di tutto il trailer: viene mostrato un uomo che affronta un gruppo di stormtrooper con una specie di bastone lungo da combattimento, più o meno come quelli utilizzati in certe arte marziali orientali.
Dopo un paio di esplosioni, viene mostrato il misterioso personaggio dal mantello bianco che cammina in un campo di battaglia, ma soprattutto un personaggio dal mantello nero che si inchina di fronte a una fonte luminosa in quello che sembra l’interno di una astronave dell’Impero. Gli impallinati di Star Wars assoceranno questo spezzone alla prima scena in cui viene mostrato il personaggio dell’Imperatore, nell’Impero colpisce ancora (il quinto film della saga). Accanto al misterioso personaggio col mantello nero sono visibili due guardie imperiali, cosa che indica che quasi certamente il personaggio in nero sta per contattare l’Imperatore.
Una delle ultime scene mostra una battaglia di terra in cui l’Impero utilizza gli AT-AT, delle macchina da guerra quadrupedi che nella prima traduzione italiana dell‘Impero colpisce ancora vennero chiamati Camminatori. La battaglia sembra ambientata su una spiaggia, un’ambientazione usata molto di rado in Star Wars.
L’ultima scena del trailer mostra Erso in quello che sembra uno dei tunnel della Morte Nera, vestita come un pilota di caccia imperiale: cosa che sembra suggerire che Erso riesca effettivamente a salire a bordo della Morte Nera, forse travestendosi da pilota imperiale.
Bonus: il nome Rogue One deriva molto probabilmente dal nome dello squadrone di astronavi comandato da Luke Skywalker nell’Impero colpisce ancora, chiamato Rogue Squadron.