La conversazione tra due funzionari del FMI pubblicata da Wikileaks
Riguarda l'alleggerimento del debito greco e coinvolge anche Angela Merkel, e ha provocato molte proteste da parte della Grecia
Sabato 2 aprile Wikileaks, l’organizzazione di Julian Assange, ha pubblicato la trascrizione di una teleconferenza avvenuta il 19 marzo 2016 tra due funzionari del Fondo Monetario Internazionale (FMI) che si occupano della crisi greca. Wikileaks non ha specificato come abbia ottenuto la trascrizione. Da quanto si legge, nella conversazione i due funzionari hanno discusso di come l’FMI avrebbe potuto mettere pressione al cancelliere tedesco Angela Merkel per costringerla ad accettare una riduzione del debito greco. Una delle possibilità prese in considerazione è stata quella che l’FMI minacciasse di ritirarsi dai negoziati: se questo dovesse accadere, per Merkel sarebbe più difficile ottenere una maggioranza parlamentare con cui approvare i prossimi aiuti alla Grecia, visto che molti deputati tedeschi sono favorevoli alla partecipazione del FMI ai negoziati.
I due funzionari del FMI hanno discusso anche di come in precedenza le loro richieste fossero state accolte soltanto quando la Grecia si era trovata vicina al punto di non aver più soldi con cui pagare stipendi e pensioni. Per costringere la Grecia a implementare veramente le riforme alla base degli accordi della scorsa estate, si legge nella trascrizione, sarebbe quindi stato necessario un nuovo “evento” che costringesse il governo greco a intervenire. Il governo greco, dopo essere venuto a conoscenza del contenuto della trascrizione, ha interpretato questo “evento” come una possibile bancarotta del paese, e ha protestato ufficialmente chiedendo al FMI se tra le sue strategie ci sia quella di portare di nuovo la Grecia sull’orlo di una bancarotta.
La conversazione, hanno scritto diversi giornalisti, è interessante non tanto perché svela le posizioni delle parti coinvolte nelle trattative sulla Grecia – che erano già note – ma perché mostra quali siano le tattiche negoziali più o meno segrete adottate da FMI, Grecia e Germania.
Wikileaks post on IMF is a mega bombshell not because it reveals any new positions but because it exposes everyone's negotiating tactics.
— Yannis Koutsomitis (@YanniKouts) April 2, 2016
La posizione del FMI è quella di mantenere le richieste di austerità, come ad esempio una riforma delle pensioni molto severa, e in cambio di alleggerire il debito greco, ad esempio allungandone le scadenze e riducendone gli interessi. I creditori europei, e in particolare la Germania, hanno una posizione quasi opposta: sono contrari a un alleggerimento del debito, ma sono disposti a rendere più flessibili le misure di austerità richieste alla Grecia, ad esempio rendendo meno severa proprio la riforma delle pensioni. Il governo greco, come dimostrano le critiche pubbliche che ha fatto all’FMI, non è veramente interessato a una riduzione del debito, ma punta piuttosto a concessioni che gli permettano di implementare misure meno rigide.
Proprio in queste settimane il governo greco sta negoziando con i suoi creditori europei, con l’assistenza del FMI, su tre temi chiave per la sua economia: la situazione dei crediti deteriorati delle banche, la riforma delle pensioni e quella dell’imposta sul reddito. Sono discussioni che si trascinano da mesi perché dovrebbero portare all’implementazione di misure molto impopolari. Nella conversazione intercettata, i funzionari del FMI si lamentano della difficoltà di queste trattative e di come sia difficile far adottare al governo greco le misure su cui l’estate corsa è stato raggiunto l’accordo con i creditori.
Nei prossimi giorni sarà necessario raggiungere un nuovo accordo in modo da sbloccare il prossimo pacchetto di aiuti economici che servirà al governo greco per ripagare un debito da 3,5 miliardi di euro nei confronti del FMI e della BCE che scadrà il prossimo luglio. Una volta raggiunto questo accordo, i creditori della Grecia dovrebbe riunirsi a Washington con i rappresentanti del FMI per discutere la possibilità di alleggerire il debito greco.