L’assessore di Milano che ha verniciato un’auto in sosta vietata si è scusata con una lettera aperta
Lettera aperta al Sindaco di Milano, ai colleghi di giunta, ai cittadini. Cari concittadini, con queste parole voglio chiarire i motivi del mio gesto compiuto nel corso della giornata del Cleaning Day del 2 aprile scorso. Riconosco che il mio gesto non si concilia con il ruolo istituzionale che ricopro e che richiede coerenza, tanto verso il bene pubblico, che verso il bene privato, e di questo mi scuso. Non posso accettare che il mio lavoro per la città e verso la qualità del vivere di tutti, venga messo in discussione da un gesto contro il degrado del nostro vivere quotidiano.
Riconosco che in me è prevalsa l’indignazione. La vicenda è nota e a me è parso che vincesse il sopruso a danno dei cittadini più deboli e dei bambini. È cronaca di tutti i giorni quella che vede centinaia di passaggi riservati ai portatori di handicap, delle scuole milanese, di tanti passaggi pedonali, occupati dalle auto in sosta selvaggia. Ecco perché, pur considerando il mio ruolo, chiedo a tutti di valutare il reale peso della questione, che si risolve in un bisogno chiaro e concreto di difendere i molti dalle prepotenze di alcuni.