Golden State ha perso in casa!
Non succedeva dal gennaio del 2015: la più forte squadra di basket della NBA è stata battuta dai Boston Celtics, dopo 54 vittorie consecutive in stagione regolare
I Golden State Warriors hanno perso la prima partita in casa dopo 54 vittorie consecutive nella stagione regolare. Golden State – squadra della NBA con il maggior numero di vittorie nella stagione regolare in corso, considerata la favorita per la vittoria finale – è stata battuta per 109 a 106 dai Boston Celtics, in una partita rimasta in bilico fino agli ultimi secondi. Della sconfitta dei Warriors stanno parlando tutti i giornali sportivi americani perché era dal 27 gennaio del 2015 che i Warriors non perdevano in casa (giocano a Oakland, in California). La striscia di 54 vittorie consecutive in stagione regolare è la migliore di sempre (Golden State aveva da poco superato il precedente record che apparteneva ai Chicago Bulls di Michael Jordan). Come ha scritto ESPN, «Golden State aveva scampato così tante sconfitte, così tante volte, che godeva di una certa aura di invincibilità a Oakland. Non importava che mancassero Andre Iguodala e Festus Ezeli. Le vittorie dei Warriors in casa erano una cosa inevitabile».
I Celtics hanno giocato in maniera molto aggressiva in difesa, soprattutto su Stephen Curry, il giocatore più forte dei Warriors e l’MVP della scorsa stagione regolare (l’MVP, Most Valuable Player, è il premio che viene assegnato al giocatore giudicato più utile per la sua squadra: spesso si semplifica il premio definendo l’MVP il miglior giocatore della stagione regolare). Curry ha segnato 29 punti, facendo 8 canestri da tre su 14 tentativi: a causa dell’aggressività dei Celtics ha però perso 9 palloni, un numero piuttosto alto. Per i Celtics ha giocato una gran partita Isaiah Thomas, soprattutto in difesa. I Warriors hanno provato a pareggiare la partita a cinque secondi dalla fine, quando erano sotto di tre punti: Curry ha tentato un tiro da tre, che avrebbe permesso loro di andare ai supplementari, come molte altre volte durante questa stagione regolare. Il tiro però non è entrato: Harrison Barnes ha preso il rimbalzo in attacco e ha provato un canestro sulla sirena, sbagliando.
Nonostante la sconfitta contro i Celtics, Golden State può ancora raggiungere e superare un record che fino a questa stagione sembrava imbattibile: quello di 72 vittorie e 10 sconfitte in stagione regolare che appartiene ai Chicago Bulls di Michael Jordan della stagione 1995-1996 (in quella squadra, tra l’altro, c’era anche Steve Kerr, attuale capo allenatore dei Warriors). Per superare quel record, i Warriors dovranno vincere almeno cinque delle ultime sei partite: giocheranno contro i Portland Trail Blazers e i Minnesota Timberwolves, e poi due volte contro i Memphis Grizzlies e i San Antonio Spurs.