Una scena di “Mister Chocolat”
È il film con Omar Sy – quello di “Quasi amici” – su un clown nero che diventò famosissimo nella Parigi della Belle Époque (esce in Italia il 7 aprile)
Mister Chocolat è un film del regista Roschdy Zem con protagonista Omar Sy, l’attore francese diventato famoso per Quasi amici e che recentemente ha recitato in X-Men – Giorni di un futuro passato e Jurassic World. Mister Chocolat racconta la storia di Rafael Padilla, un clown cubano realmente esistito, che tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento diventò famoso nella Parigi della Belle Époque. Tra gli altri attori di Mister Chocolat c’è anche Olivier Gourmet, conosciuto per aver recitato in molti film dei fratelli Dardenne, e Clotilde Hesme, una delle protagoniste dell’apprezzata serie francese Les Revenants. Il film uscirà nei cinema italiani il 7 aprile 2016.
Rafael Padilla, soprannominato “Chocolat” per il colore della sua pelle, arrivò in Europa come schiavo. Per un po’ visse a Bilbao, in Spagna, dove lavorò come bracciante. Dopo aver ottenuto la libertà si mise a vagabondare, ma venne notato per le sue abilità ginniche e di artista da un famoso clown dell’epoca, Tony Grice, che lo portò con lui in tournée in Francia. Padilla diventò famoso soprattutto per i suoi spettacoli insieme a un altro clown bianco, George Foottit, con il quale si esibiva in un ruolo che assecondava completamente i pregiudizi sui neri dell’epoca: faceva molti numeri di forza e agilità, ma il suo personaggio era poco intelligente e ingenuo. Il film racconta del grande successo di Padilla e Foottit, della loro amicizia e dei problemi che ebbero, legati ai soldi e all’alcol e al gioco d’azzardo. Questa scena è tra quelle che spiegano i tentativi di Padilla di uscire dallo stereotipo riservato dagli europei agli africani nell’Ottocento per proporre al pubblico un personaggio diverso, opponendosi al razzismo allora radicatissimo nella società europea.
Il film ha avuto un budget di 18,5 milioni di euro, sta andando bene nei cinema francesi e sarà distribuito anche negli Stati Uniti. L’Hollywood Reporter ha apprezzato l’efficacia delle scene che mostrano le esibizioni dei due clown protagonisti, e ha scritto che il finale del film non è come quelli che si vedono a Hollywood. Secondo la rivista americana il film offre una buona analisi del razzismo francese della Belle Époque, ammirevole soprattutto per «un paese – e un’industria dell’intrattenimento – che ha sempre avuto problemi ad ammettere la propria storia di bigotteria, schiavismo e colonialismo»: certe soluzioni tecniche adottate da Zem però, continua, non sono molto originali e più simili a quelle di un prodotto televisivo. Ad essere molto buona secondo i critici è la performance di Sy, specialmente nella scena nella quale si confronta finalmente con il suo collega, e anche quella di James Thierree, attore di teatro che interpreta Foottit.