Cosa vi siete persi
Riassunto delle cose successe nel mondo tra venerdì e lunedì, per chi era in vacanza o troppo preso da pranzi e grigliate
Se siete stati via nel weekend di Pasqua o se siete stati troppo presi dai pranzi con i parenti e le grigliate con gli amici, abbiamo messo insieme un riassunto delle cose successe da venerdì a lunedì nel mondo, per recuperare tutto in pochi minuti. In mezzo ci sono anche dei link, per chi invece vuole approfondire mettendoci un po’ di più.
Bruxelles
Dopo gli attentati di martedì scorso all’aeroporto di Zaventem e alla stazione della metropolitana di Maalbeek, negli ultimi giorni ci sono state diverse importanti operazioni di polizia: tra giovedì sera e venerdì a Parigi e Bruxelles sono state arrestate diverse persone nell’ambito dell’indagine sugli attentati di Bruxelles o con l’accusa di stare pianificando nuovi attacchi in Europa. Con il proseguire delle indagini, poi, sta venendo fuori con sempre più concretezza il legame tra gli attentati di Parigi dello scorso novembre e quelli di martedì scorso a Bruxelles – venerdì si è scoperto che il DNA di Najim Laachraoui, uno degli attentatori dell’aeroporto di Bruxelles, era stato ritrovato anche all’interno del Bataclan di Parigi – e soprattutto si sta cercando di capire quali sono realmente le dimensioni della rete terroristica dello Stato Islamico in Europa.
Sabato un uomo è stato accusato di terrorismo dalla polizia belga, con il sospetto di essere l’unico sopravvissuto dell’aeroporto di Zaventem (quello “con il cappello”): si chiama Feyçal Cheffou, ma lunedì è stato rilasciato per insufficienza di prove. Sempre in collegamento agli attentati di martedì scorso, nel weekend si è anche discusso dello scarso livello di efficienza dell’intelligence europea, delle divisioni e della debolezza del Belgio come nazione e del presunto interessamento dell’ISIS per il materiale nucleare belga. Intanto anche in Italia c’è stato un arresto per terrorismo: quello di un uomo con cittadinanza algerina arrestato a Bellizzi, in provincia di Salerno, con l’accusa di far parte di una rete che produceva documenti falsi usati tra gli altri anche da tre appartenenti alla cellula franco-belga dello Stato Islamico che ha compiuto gli attentati di Parigi e di Bruxelles.
Lahore
Nel tardo pomeriggio di domenica un attentatore suicida si è fatto esplodere nel parcheggio di un parco pubblico di Lahore, una città nell’est del Pakistan al confine con l’India, uccidendo almeno 70 persone e ferendone circa 300. Tra i morti e i feriti c’erano molte donne e molti bambini. L’attentato è stato rivendicato da Jamaat-ul-Ahrar, una fazione dei talebani pakistani che tempo fa aveva dichiarato la sua fedeltà allo Stato Islamico, per poi fare un passo indietro e riunirsi all’insurgency dei talebani pakistani. Jamaat-ul-Ahrar ha detto di avere voluto colpire soprattutto i cristiani, che si trovavano nel parco pubblico di Lahore per festeggiare la Pasqua. Gli osservatori hanno spiegato che l’attentato è stato però anche un attacco contro il primo ministro Nawaz Sharif, che sta promuovendo un Pakistan più “educato, progressista e con uno sguardo al futuro” e una visione più liberale e inclusiva della democrazia.
Palmira
L’esercito fedele al presidente Bashar al Assad ha riconquistato Palmira, una città della Siria centrale conosciuta per il suo bellissimo sito archeologico. Palmira era stata conquistata dallo Stato Islamico (o ISIS) nel maggio del 2015: da allora erano cresciute le preoccupazioni che lo Stato Islamico potesse distruggere il sito archeologico, cosa che aveva già fatto in altre zone della Siria e dell’Iraq. È stata riconquistata dall’esercito siriano grazie anche alle decine di bombardamenti compiuti dall’esercito russo: nonostante l’annuncio di poche settimane fa, infatti, la Russia ha continuato a mantenere una presenza militare rilevante in Siria. Lo Stato Islamico ha distrutto parte dei monumenti del sito di Palmira, tra cui il tempio di Baal e l’Arco di Trionfo, ma il direttore generale per i siti archeologici del governo siriano ha detto che ci si aspettava di peggio: qui ci sono delle foto di Palmira prima e dopo lo Stato Islamico.
Giulio Regeni
Nella notte tra giovedì e venerdì, il ministero degli Esteri egiziano ha detto che la polizia egiziana ha ucciso in una sparatoria i quattro rapitori e assassini di Giulio Regeni, il dottorando italiano di 28 anni trovato morto in una strada del Cairo lo scorso 3 febbraio. Secondo il ministero, gli assassini di Regeni facevano parte di una banda specializzata nel rapinare gli stranieri, utilizzando per esempio uniformi della polizia: come prova del coinvolgimento della banda, il governo egiziano ha diffuso delle fotografie di quelli che sostiene essere effetti personali di Regeni, tra cui i suoi documenti e le sue carte di credito, trovate nell’abitazione di uno dei rapinatori. La versione egiziana è stata immediatamente giudicata poco credibile da diversi osservatori e politici italiani – l’ex primo ministro Enrico Letta ha twittato poco dopo: «Mi dispiace, io non ci credo» – e sono emerse molte lacune nella versione egiziana: è strano che un gruppo di rapinatori specializzati e professionisti tenga nel proprio nascondiglio i documenti di una persona così nota e cercata come Regeni, ed è ancora più strano che una banda di rapinatori torturi il sequestrato per un’intera settimana prima di ucciderlo. Anche la ricostruzione delle dinamiche della sparatoria in cui sarebbero morti i rapinatori fornita dall’Egitto non è convincente.
Elezioni americane
Nonostante prima non fossero considerate esattamente sobrie e pacate, negli ultimi giorni le primarie repubblicane per la presidenza degli Stati Uniti sono peggiorate: una campagna di un’organizzazione politica repubblicana ha diffuso una pubblicità contro Trump con una foto di sua moglie, Melania Trump, scattata per un servizio quando era ancora una modella. Nella foto Melania Trump è senza vestiti, e una scritta dice: «Ecco Melania Trump, la nostra prossima First Lady. Oppure puoi votare Ted Cruz, martedì». Trump ha risposto prima accusando Cruz, poi ritwittando un tweet che accostava le foto della moglie di Cruz e di quella di Trump in maniera offensiva. Intanto sabato sera si sono svolte le primarie dei Democratici per la presidenza americana in Alaska, nello stato di Washington e alle Hawaii. Bernie Sanders, il senatore 74enne molto di sinistra, ha vinto con ampio margine su Hillary Clinton in tutti e tre gli stati. Rimane così in corsa, anche se molto in svantaggio rispetto a Clinton: ora però deve replicare in stati più grandi e popolati, e sarà dura. Il segretario di Stato John Kerry, parlando delle primarie dei Repubblicani, ha detto che «quello che sta accadendo è imbarazzante per il nostro paese».
Intelligenze artificiali razziste
Un account di Twitter automatico creato da Microsoft è stato sospeso dagli ideatori dopo che il bot ha cominciato a scrivere cose razziste, a insultare e a negare l’Olocausto. L’obiettivo di Microsoft era fare in modo che Tay potesse rispondere in modo naturale, come farebbe una vera persona, imparando dalle cose che leggeva in altre conversazioni e che gli venivano scritte.
È morto Paolo Poli
Venerdì 25 marzo è morto a 86 anni Paolo Poli, uno dei più noti e apprezzati attori italiani di teatro. Era nato a Firenze nel 1929, e nella sua carriera aveva fatto anche cinema e televisione, soprattutto negli anni Sessanta e Settanta. Poli caratterizzava i suoi ruoli sempre con una grande brillantezza, senso dell’umorismo, e autonomia dai conformismi. Si era pubblicamente dichiarato omosessuale in tempi in cui era raro e difficile, capace di essere indipendente anche rispetto a questo.
Altre cose che potreste voler recuperare:
– sul film del weekend, Batman v Superman: ma perché Batman e Superman si combattono? Qui invece ci sono dieci cose da leggere prima o dopo aver visto il film, che probabilmente non sapete. E a proposito: quand’è l’ultima volta che siete andati a vedere un film al cinema senza saperne niente? Bonus: una classifica di tutti i film su Batman e su Superman
– Google ha reso gratuiti degli ottimi programmi di photo editing, ottimi per mettere a posto le foto scattate nel weekend di Pasqua
– “Sorry”, “Hello”, “Work”, “Happy”: i titoli delle canzoni stanno diventando sempre più brevi
– Apple non sviluppa prodotti innovativi da diversi anni: vuol dire che ha già dato tutto?
– storia del dibattito sulle foto di reportage inscenate dai fotografi, per costruire situazioni che non si sono mai verificate, per esagerarle o perché le avevano mancate la prima volta, a partire da un esempio recente di Bruxelles
– sapete perché Cruijff aveva il 14? In breve: quando l’Ajax scelse i numeri lui non c’era. E sapete che Maradona rischiò di giocare con il 12? Ventuno storie dietro numeri strani e famosi del calcio, dal 44 di Fabio Gatti (sì, per quello) all’1+8 di Zamorano
– Lady Gaga ha compiuto 30 anni, in tutto questo, e ci sono venute in mente poche cose che può ancora fare che non abbia già fatto
– siete stati a sciare nel weekend? Ok, ma probabilmente non siete stati a sciare in Afghanistan (ma avreste potuto)
– 20 maglie tra le più belle della storia del calcio, da quella della Francia di Platini a quella della Fiorentina con lo sponsor Nintendo
E per ultima cosa, l’indovinello di Pasquetta: Jack sta guardando Anna, ma Anna sta guardando George. Jack è sposato, ma George non lo è. Sapete dire se c’è una persona sposata che sta guardando una persona non sposata? Soluzione.