Il film contro i vaccini ritirato dal Tribeca Film Festival
È diretto da un ex medico radiato dall'albo per aver associato vaccini e autismo, la polemica ha coinvolto anche Robert De Niro
Vaxxed: From Cover-Up to Catastrophe è un documentario diretto da Andrew Wakefield di cui si sta parlando parecchio negli ultimi giorni per una vicenda legata al Tribeca Film Festival, un festival di cinema che esiste dal 2002 e che ha tra i suoi fondatori e organizzatori Robert De Niro. La premessa è che Vaxxed è un film ritenuto contro i vaccini e Wakefield, il regista, è un ex medico che nel 1998 pubblicò una ricerca in cui collegava i vaccini all’autismo, una tesi sostenuta anche nel film: la storia del presunto legame tra vaccinazione trivalente e autismo non è però mai stata dimostrata da alcuna documentata ricerca scientifica e si deve a una delle più grandi frodi scientifiche degli ultimi cent’anni. Il Tribeca Film Festival aveva messo in programmazione la proiezione di Vaxxed, ricevendo molte critiche. In particolare era stato criticato De Niro, che ha un figlio autistico. Ieri sera però De Niro ha annunciato di avere cambiato idea e che il film sarà ritirato dal Tribeca:
Il mio intento nel proiettare questo film era dare l’opportunità di avere una discussione su un tema così importante per me e la mia famiglia. Ma dopo averlo esaminato con gli altri organizzatori del Tribeca Film Festival e altre persone della comunità scientifica, abbiamo ritenuto che non contribuirebbe alla discussione come io avevo sperato.
Il Festival non cerca di allontanarsi dalle controversie. Ciononostante abbiamo dubbi relativi a certe cose presenti nel film, dubbi che ci fanno evitare di presentarlo all’interno del programma del Festival. Abbiamo deciso di rimuoverlo.
In Vaxxed, Wakefield suggerisce ai genitori di evitare i vaccini per il morbillo, la parotite e la rosolia, perché secondo lui potrebbero essere legati all’autismo. In un comunicato di risposta a quello di De Niro, Wakefield e Del Bigtree (il produttore del film) hanno spiegato: «Abbiamo appena assistito a un altro esempio della forza con cui gli interessi aziendali censurano la libertà di espressione, l’arte e la verità». Wakefield oggi non esercita più la professione di medico, perché dopo la discussa pubblicazione del suo articolo sull’autismo sulla rivista scientifica Lancet successero due cose: Lancet ritirò lo studio rendendolo non più disponibile per i lettori (nel 2010) e Wakefield fu accusato di frode dal General Medical Council e quindi rimosso dall’albo dei medici (nel 2011)
Nella sua ricerca, Wakefield dava conto di dodici bambini che avrebbero sviluppato marcati disturbi del comportamento in seguito alla somministrazione del vaccino MPR (per morbillo, parotite e rosolia). Nella ricerca, firmata da altri dodici ricercatori, si parlava di diversi sintomi legati a disturbi intestinali: una sindrome che fu chiamata da Wakefield “enterocolite autistica” e che in seguito si rivelò inesistente. Nel 2004 il giornale britannico Sunday Times pubblicò un’inchiesta dove si dimostrava un conflitto d’interessi di Wakefield, che aveva ricevuto 55mila sterline da un gruppo di persone alla ricerca di prove sulla presunta dannosità del vaccino MPR per una causa legale da portare avanti.
Il New York Times scrive che nella pagina del Tribeca Film Festival dedicata a Vaxxed (ora non più online) c’era anche una breve biografia di Wakefield che però non conteneva l’informazione del ritiro della ricerca da parte di Lancet: c’era scritto solo che la ricerca «permise a Wakefield diventare una delle più controverse figure nella storia della medicina». Prima di cambiare idea riguardo a Vaxxed, De Niro aveva detto: «Non sto sostenendo personalmente il film e non sono contrario ai vaccini; sto solo dando la possibilità di avere un dibattito sulla questione». De Niro aveva anche aggiunto che in 15 anni di Tribeca Film Festival non aveva mai chiesto che un film venisse proiettato e mai si era occupato personalmente della programmazione.
Il Tribeca Film Festival esiste dal 2002 e ad aprile inizierà la sua 15esima edizione. Si chiama così perché si svolge in un quartiere nel sud di Manhattan che si chiama Tribeca e il cui nome deriva dalle prime lettere delle parole “Triangle Below Canal Street” (“triangolo sotto Canal Street): Tri-Be-Ca.