Com’è Pasqua nel 2016
Un dato che racconta la nostra giornata, tra l'agnello e la colomba
Dal nostro spicchio, al Post, a volte assistiamo a quelli che ci paiono cambiamenti di abitudini più larghi e affascinanti di quelli che riguardano solamente il Post o il mondo del giornalismo online. Il modo in cui i lettori leggono il Post racconta qualcos’altro, per esempio: oggi, giorno di Pasqua, il traffico di accessi al Post è calato in modo notevole intorno all’ora di pranzo. È una cosa che ormai avviene solo nelle ore del pranzo di Natale e di Pasqua, e in quelle notturne tra la mezzanotte e le sette: tutti gli altri momenti della giornata e dell’anno mostrano una presenza di persone online pressochè omogenea e ininterrotta (la distinzione tra feriali e weekend, tra ore diurne e serali, si è persa da diversi anni).
Ma un dato ancora più nuovo e recente è la prevalenza nell’uso di internet da dispositivi mobili, smartphone soprattutto: negli ultimi mesi i lettori del Post da smartphone hanno stabilmente superato quelli da desktop anche senza contare i tablet. E oggi, giorno di Pasqua, per ragioni sbrigativamente intuibili, quel distacco ha raggiunto quote da record e abbiamo visto il momento di maggiore uso di internet da apparecchi mobili (probabilmente intorno a una tavola imbandita, un po’ di nascosto sotto la tovaglia). In alcuni momenti del primo pomeriggio il traffico da mobile ha raggiunto l’80%; per il resto è stato stabile intorno alla quota mostrata dal grafico qui sotto (solo tre anni fa, a Pasqua, il traffico da mobile era del 30% circa): una specie di simbolo della Pasqua digitale, aggiunto all’uovo e al coniglio. Auguri.