Clinton e Trump hanno vinto ancora
Nello stato più importante, l'Arizona: ma i loro rivali Sanders e Cruz hanno pure vinto in altri stati, restando in partita
Martedì 22 marzo si è tenuto un altro giro di primarie con cui il partito Democratico e quello Repubblicano stanno scegliendo i loro candidati alla presidenza per le elezioni del prossimo novembre. I Repubblicani hanno votato in Arizona e Utah, i Democratici in Arizona, Idaho e Utah. Per i Democratici lo stato più interessante era l’Arizona: non solo perché metteva in palio il maggior numero di delegati, ma perché l’alta percentuale di abitanti di origine latinoamericana (circa il 30 per cento) avrebbe permesso di testare gli eventuali progressi del senatore Bernie Sanders in questo elettorato: Sanders – che è molto votato soprattutto tra i maschi bianchi e negli stati tradizionalmente democratici, ed è invece in difficoltà tra le minoranze – ha ottenuto il 40 per cento dei voti ed è stato battuto ampiamente da Hillary Clinton.
Ma l’Arizona era lo stato da tenere d’occhio anche per i Repubblicani, sempre per la numerosa comunità latinoamericana molto avversa al candidato favorito Donald Trump, in particolare a causa delle sue posizioni contrarie all’immigrazione. Trump ha comunque vinto, consolidando ulteriormente la sua posizione rispetto agli altri due candidati ancora in gara, John Kasich e Ted Cruz.
Le primarie dei Democratici, in breve
Arizona
Per i Democratici si assegnano 75 delegati con sistema proporzionale. Sono stati scrutinati finora l’80 per cento dei voti: Clinton è in vantaggio con il 60 per cento e 46 delegati assegnati, contro il 39 per cento di Sanders che ha già ottenuto 21 delegati.
Utah
Sono stati dei caucus (qui spieghiamo cosa sono), che assegnano 33 delegati col sistema proporzionale. Il conteggio dei voti è in corso ma Sanders è in vantaggio con l’80 per cento.
Idaho
In Idaho si fanno i caucus e i 23 delegati vengono assegnati col metodo proporzionale. Lo scrutinio è terminato e ha vinto Sanders con il 78 per cento dei voti, che gli sono valsi 17 delegati, contro i 6 di Clinton, ferma al 21 per cento.
Non ci sono state grosse sorprese, come previsto dai sondaggi Clinton ha vinto in Arizona con 20 punti di vantaggio, Sanders ha vinto in Utah e Idaho rimanendo nella gara. Dopo la vittoria in cinque stati della scorsa settimana (Ohio, Illinois, Florida, Missouri e North Carolina) Clinton ha mantenuto quindi il suo vantaggio di oltre 700 delegati su Sanders. Nel discorso di ieri ai suoi sostenitori a Seattle, nello stato di Washington, Clinton ha parlato degli attentati a Bruxelles, in Belgio, presentandosi come il presidente ideale in grado di guidare la nazione in modo sicuro e deciso e attaccando – anziché il suo diretto rivale Sanders – le posizioni estremiste dei Repubblicani: «L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno, amici, sono leader che incitano ancora di più alla paura. Non possiamo dimenticare tutto quello che abbiamo imparato e che sappiamo che funziona o non funziona, mettendoci a torturare le persone. Quello che Donald Trump, Ted Cruz e altri suggeriscono non è solo sbagliato, è pericoloso. Non ci farà stare al sicuro. È ora che l’America faccia da guida, non che si rinchiuda in se stessa. E noi sapremo guidarla e sconfiggeremo i terroristi che minacciano i nostri amici e alleati». In particolare Clinton ha alluso alle richieste di Cruz di maggiori controlli e durezza verso le comunità musulmane, e alla convinzione di Cruz che la tortura avrebbe permesso di sventare gli attentati in Europa.
Le primarie dei Repubblicani
Arizona
L’Arizona assegna 58 delegati col sistema maggioritario: chi vince prende tutto. Ha vinto Trump con il 47 per cento: Cruz non è riuscito a rimontare sfruttando il ritiro di Marco Rubio e la scarsa popolarità di Trump tra i latinoamericani.
Utah
I caucus assegnano 40 delegati in modo proporzionale. Trump è molto impopolare in Utah, gli ultimi sondaggi lo davano all’11 per cento: con il 48 per cento dei voti scrutinati è arrivato terzo dopo Cruz – al 69 per cento – e il governatore John Kasich, al 16 per cento.
La vittoria in Arizona, per quanto non determinante, ha confermato ulteriormente il vantaggio di Trump, che ha chiesto al partito Repubblicano – che lo avversa e spera nella vittoria di un altro candidato – di unirsi a lui e appoggiarlo. Lo Utah ha garantito a Cruz la posizione di avversario principale.
I prossimi appuntamenti
Le prossime primarie si terranno il 26 marzo, quando i Democratici voteranno in Alaska, Hawaii e Washington. L’appuntamento più importante sarà però il 5 aprile, quando sia Democratici che Repubblicani voteranno in Wisconsin.