I Paesi Bassi chiuderanno delle carceri
Il problema delle carceri olandesi è che ci sono pochi detenuti, con conseguenti problemi di personale in esubero e inutili costi di gestione
Il ministro della Giustizia olandese Ard van der Steur ha detto al Parlamento che nei prossimi anni il governo prevede di chiudere alcune carceri per tagliare i costi di mantenimento di centinaia di celle vuote e inutilizzate. Il problema delle carceri olandesi, infatti, è che ci sono pochi detenuti.
De Telegraaf, uno dei principali quotidiani dei Paesi Bassi, ha scritto di aver ottenuto alcuni documenti interni del governo in cui sono contenuti alcuni dettagli di questo annuncio: le prigioni che dovrebbero chiudere sono cinque, con la conseguente perdita di 1.900 posti di lavoro. Altre 700 persone impiegate in quelle stesse prigioni saranno messe in mobilità. Non sono chiari i tempi di questa riforma né quali saranno le strutture che chiuderanno. I Paesi Bassi hanno già cambiato la destinazione di otto carceri, l’anno scorso.
Il numero di reati commessi nei Paesi Bassi, secondo gli ultimi dati forniti dal governo, è diminuito del 23 per cento nel corso degli ultimi sette anni. Inoltre, i reati più gravi per cui sono previste pene più lunghe stanno diventando meno comuni. Nel 2014 la polizia ha registrato poco più di un milione di reati, rispetto al milione e 300 mila del 2007. Il calo riguarda in generale tutte le categorie di reati. Il numero degli indagati minorenni è diminuito di oltre la metà, passando da 53 mila a 23 mila. La tendenza al ribasso della criminalità porterà entro i prossimi cinque anni a circa 3.000 celle e 300 luoghi di detenzione giovanile in esubero per soddisfare le reali esigenze del paese. Van der Steur ha anche detto che la tendenza dei tribunali è quella di emettere sentenze e stabilire pene sempre più leggere rispetto ai crimini commessi, il che significa che i detenuti passano in media meno tempo nelle prigioni rispetto al passato.
Il governo olandese ha cercato di risolvere in parte la questione dell’esubero di personale e dell’alto costo per il mantenimento delle strutture trasferendo sul proprio territorio detenuti provenienti da paesi che hanno invece il problema opposto. Lo scorso anno, per esempio, 242 detenuti norvegesi sono stati trasferiti al carcere di Veenhuizen, nella Drenthe, provincia del nord-est del paese, dopo la conclusione di un accordo tra i due governi per un periodo iniziale di tre anni. Il Guardian scrive anche che il Belgio ha “affittato” degli spazi nelle prigioni olandesi per i propri detenuti.