Il saggio contro la superstizione che Houdini commissionò a Lovecraft
Il manoscritto, ritrovato da poco, andrà all'asta ad aprile, e non è l'unica cosa che il famoso illusionista chiese di scrivere all'autore di romanzi horror
È stato ritrovato un manoscritto dell’autore di racconti horror Howard Phillips Lovecraft: si tratta di un saggio che indaga la storia della superstizione nel tempo, commissionato dal famoso illusionista Harry Houdini. Il saggio si intitola The Cancer of Superstition, cioè Il cancro della superstizione, e finora se ne conoscevano solo un riassunto e il primo capitolo, pubblicati per la prima volta nel 1966 nella raccolta The Dark Brotherhood and Other Pieces. Il manoscritto, battuto a macchina e lungo 31 pagine, è stato scoperto in un negozio per illusionisti a Chicago ora chiuso e che conservava, tra le altre cose, documenti appartenuti a Beatrice Houdini, vedova dell’illusionista e per anni sua assistente di scena, e al suo manager, Edward Saint.
Il manoscritto è stato ritrovato da Potter & Potter Auctions, una casa d’aste di Chicago specializzata nel trattare oggetti di antiquariato di maghi e illusionisti, che aveva acquistato la collezione del magazzino. Sarà venduto all’asta, che si terrà il 9 aprile, con un’offerta di partenza di 13mila dollari (circa 11.500 euro) ma che secondo la quotazione di Potter & Potter potrà arrivare tra i 25mila e i 40mila dollari (tra i 22mila e i 35mila euro circa).
Cosa c’è nel manoscritto perduto e ritrovato
Il manoscritto è diviso in tre sezioni: La genesi della superstizione, La diffusione della superstizione e La fallacia della superstizione. Tratta molti argomenti, dal culto dei morti, alle credenze sui lupi mannari, al cannibalismo. Sostiene che la superstizione sarebbe “un’inclinazione innata” dell’essere umano che si conserva nelle persone pigre che rifiutano le idee scientifiche. Non tutti sono però convinti che i due nuovi capitoli finora sconosciuti siano stati scritti da Lovecraft: ST Joshi, un suo studioso intervistato dal Guardian, sostiene che l’autore è un collega di Lovecraft, Clifford Martin Eddy; entrambi pubblicarono molti dei loro racconti sulla rivista Weird Tales.
Chi erano Lovecraft e Houdini e perché si conoscevano
H.P. Lovecraft (1890-1937) è stato un prolifico autore di racconti horror americano e da molti è considerato un precursore della fantascienza. Anche se non era molto conosciuto in vita, ha influenzato molti autori successivi, come Stephen King. I suoi racconti sono ispirati alle teorie sul mondo dei sogni e dal progresso scientifico: Lovecraft era convinto che avrebbe privato l’umanità di ogni riferimento spirituale e lo utilizzava spesso come spunto per inventare racconti horror. Uno dei suoi più famosi è Il richiamo di Cthulhu (che si può trovare nell’edizione Newton Compton di I racconti del Necronomicon), il primo del cosiddetto Ciclo di Cthulhu. Nella mitologia inventata da Lovecraft, Cthulhu è una semi-divinità aliena adorata da popolazioni selvagge.
Harry Houdini (1874-1926) invece fu un famoso illusionista americano di origine ebraico-ungherese. Era specializzato nell’escapologia, ovvero nella pratica di riuscire a liberarsi da catene, camicie di forza, bauli e gabbie. Uno dei suoi numeri più famosi era quello della cella della tortura cinese dell’acqua: Houdini veniva chiuso a chiave in una cassa di vetro piena d’acqua dopo esservi stato sospeso e legato a testa in giù. Come Lovecraft, e nonostante il suo lavoro avesse a che vedere con la “magia”, Houdini credeva nel progresso scientifico e per anni si impegnò a smascherare medium e spiritisti.
Per questo, Houdini chiese a Lovecraft di fargli da ghost-writer per un articolo contro l’astrologia, che poi non venne mai pubblicato. In seguito Houdini commissionò a Lovecraft il saggio sulla superstizione, che non fu mai portato a termine per morte di Houdini, causata da una peritonite, (anche se alcuni, tra cui il pronipote, fu avvelenato da sostenitori dello spiritismo). Nonostante la sua fiducia nella scienza, Houdini non diede retta ai medici che gli suggerirono di operarsi all’appendice per evitare la peritonite: salì sul palco per il suo ultimo spettacolo febbricitante, svenne e si riprese, concluse l’esibizione e fu poi portato in ospedale, dove morì.
H.P. Lovecraft e Harry Houdini
Prima del saggio sulla superstizione Harry Houdini aveva commissionato un altro lavoro a Lovecraft: il racconto Sotto le piramidi, pubblicato nel 1924 su Weird Tales e incluso nella raccolta Tutti i racconti (1923-1926) di Mondadori. Il protagonista del racconto è proprio il mago Houdini (col cui nome il testo fu pubblicato in un’edizione del 1939) che racconta una visita alla zona archeologica delle piramidi di Cheope, Chefren e Micenino: è un precursore della narrativa horror sul tema delle mummie. Ingannato e rapito dalla sua guida, Houdini viene gettato in un buco nel terreno vicino alla Sfinge, dove poi incontra la divinità che ne aveva ispirato la costruzione.
Lovecraft e Houdini sono anche i protagonisti di un romanzo thriller intitolato Houdini & Lovecraft. The Ghost Writer scritto da Ron Wilkerson, sceneggiatore di molti episodi di Star Trek: nel romanzo i due formano una coppia di investigatori del paranormale, in cui Houdini ha la parte dello scettico, e Lovecraft del credente, anche se in realtà si definiva ateo.