13 libri da leggere per San Patrizio
Che si festeggia oggi ed è il patrono d'Irlanda, da dove vengono molti importanti scrittori: Bram Stoker, Oscar Wilde, James Joyce e John Banville, tra gli altri
C’è da dire che molti scrittori irlandesi famosi, contrariamente a quel che uno si aspetterebbe, non hanno scritto storie ambientate in Irlanda. O almeno ne hanno scritte poche. Non ne ha scritte Oscar Wilde, che era nato a Dublino, e non sono ambientati in Irlanda Narnia e Lontano dal pianeta silenzioso di C.S. Lewis, Viaggio sentimentale e Vita e opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo di Laurence Sterne, e I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift, Dracula di Bram Stoker, o Utopia di Thomas Moore, nonostante i loro autori fossero irlandesi. E la Wakefield del Vicario di Wakefield di Oliver Goldsmith è in Inghilterra. Anche tra i moderni, non ci sono storie irlandesi nei libri di John Connolly, che ambienta i suoi gialli a New York o nell’Altrove del Libro delle cose perdute, sono pochi i romanzi irlandesi di John Banville e Il bambino con il pigiama a righe di John Boyne è una storia su Auschwitz, e non parlano di Irlanda i romanzi di Colm Tóibín, né i bestseller di Column McCan. Questa generale tendenza all’espatrio letterario non ha impedito che negli ultimi trent’anni, la parola “irlandese” diventasse quasi un genere letterario.
La selezione per il giorno di San Patrizio – il patrono d’Irlanda che si festeggia un po’ in tutto il mondo, bevendo Guinness e indossando cose verdi – è di 13 libri, la maggior parte sono molto classici, e un motivo c’è quasi sempre, ma a volte no. Uno in passato è stato censurato dal Censorship of Publications Board, l’organo che tuttora in Irlanda può vietare la distribuzione dei libri; l’ultima volta è capitato la settimana scorsa.