La Macedonia ha riportato in Grecia i migranti che ieri avevano attraversato il confine
Circa 2.500 persone sono ritornate al campo di Idomeni dopo essere state fermate dalle autorità macedoni
Nel corso della giornata di martedì 15 marzo la Macedonia ha riportato in Grecia i migranti che ieri avevano attraversato il confine, superando un fiume in territorio greco e riuscendo ad aggirare la recinzione costruita lungo il confine tra i due paesi. Secondo il Guardian in tutto sono stati riportati in Grecia, nel campo temporaneo di Idomeni, circa 2.500 persone: non si sa esattamente quante persone avessero attraversato il confine lunedì, ma le stime sembrano combaciare.
Alcuni migranti ritornati a Idomeni hanno raccontato di essere stati picchiati dai soldati macedoni e di essere stati caricati su diversi camion e scaricati non lontano dal campo di Idomeni, dove la maggior parte di loro sono arrivati a piedi. Secondo alcuni testimoni sentiti dal Guardian alcune persone hanno avuto bisogno di essere soccorse lungo la strada che porta al campo di Idomeni.
Lunedì pomeriggio diverse centinaia di persone erano partite a piedi dal campo di Idomeni e, dopo aver superato un fiume che si trova tra il campo e il confine macedone, erano riusciti ad aggirare la recinzione che si trova lungo il confine e a entrare in Macedonia. La polizia macedone aveva detto da subito di essere riuscita a fermare la maggior parte dei migranti, tra cui ci sono anche molte donne e bambini, e di avere intenzione di riportarli in Grecia. Tra i migranti che hanno provato ad attraversare il confine lunedì c’erano anche diversi giornalisti: anche loro sono stati fermati dalla polizia e riportati in Grecia. Uno dei giornalisti che aveva accompagnato i migranti ha pubblicato questo video che mostra l’attraversamento del fiume.
Oggi il Guardian ha scritto che la decisione di partire dal campo di Idomeni non sarebbe stata del tutto spontanea e che nei giorni prima di lunedì alcuni attivisti avevano distribuito ai migranti dei volantini che spiegavano dettagliatamente il percorso da seguire per superare il fiume in un punto più facile e riuscire ad aggirare le recinzioni lungo il confine della Macedonia.
A Idomeni la situazione è molto grave da diverse settimane: la Macedonia ha di fatto chiuso le frontiere, e la rotta balcanica è stata dichiarata chiusa nel corso dell’ultima riunione dei capi di stato europei sulla gestione del flusso di migranti. Attualmente però ci sono almeno 14mila persone bloccate a Idomeni e più di 40mila in tutta la Grecia, e ancora non è chiaro cosa accadrà loro nelle prossime settimane: l’ultimo accordo trovato dall’Unione Europea non prevede un piano per l’accoglienza delle persone che si trovano già in Grecia.